Attualità, Cultura

Nasce ArtLab, il programma di mostre digitali di Hauser & Wirth

LA MEGA GALLERIA D’ARTE SVIZZERA (CHE HA SEDI IN MEZZO MONDO) ANNUNCIA L’AVVIO DI UN PROGRAMMA DI INIZIATIVE DIGITALI. SI PARTE CON UNA MOSTRA IN REALTÀ VIRTUALE AMBIENTATA A MINORCA, NELLA LOCATION DOVE APRIRÀ UN NUOVO SPAZIO NEL 2021. UNA PARTE DEI PROVENTI ANDRÀ IN BENEFICENZA.

ArtLab
In software, Hauser & Wirth Menorca exterior view created by HWVR
Courtesy Hauser & Wirth
Continua la corsa al digitale per le istituzioni artistiche di tutto il mondo. In questo difficile momento storico, che costringe gran parte della popolazione mondiale a rispettare rigide regole di distanziamento sociale, musei, gallerie e artisti ricorrono sempre più spesso agli strumenti tecnologici, provando a tradurre immagini, opere ed esperienze per un ecosistema profondamente diverso: quello della comunicazione online. E se fino a poche settimane fa Internet veniva ancora snobbato dal mondo dell’arte più tradizionalista, soprattutto quello più vicino al mercato, oggi anche i grandi galleristi cominciano a parlare di mostre online, performance in streaming e persino realtà virtuale.
Exterior view Hauser & Wirth Menorca created in HWVR
View of Louise Bourgeois’s Maman, 1999 
Louise Bourgeois © The Easton Foundation_VAGA at ARS, NY
Courtesy The Easton Foundation and Hauser & Wirth

UNA MOSTRA VIRTUALE NELLA FUTURA SEDE DI MINORCA

L’ultima notizia in ordine di tempo viene dal colosso svizzero Hauser & Wirth, mega galleria con sedi a Zurigo, St. Moritz, Gstaad, Somerset, Londra, Los Angeles, New York e Hong Kong. La presidenza, formata da Iwan WirthManuela Wirth Marc Payot, ha infatti annunciato l’avvio di un ambizioso programma di iniziative digitali intitolato ArtLab e volto a ripensare il tema dell’accessibilità all’arte e alla cultura. Primo passo di questo nuovo corso sarà il lancio di un nuovo tool per la creazione di mostre in realtà virtuale chiamato HWVR, che permetterà l’inaugurazione, a fine aprile della prima mostra interamente virtuale targata Hauser & Wirth. L’esposizione si terrà, idealmente, nel sito dove la galleria ha in programma di aprire la sua prossima sede nel 2021: l’isola di Minorca in Spagna. Lo spazio, un centro d’arte di oltre 1500 metri quadrati con tanto di giardino, negozio e ristorante, è attualmente in fase di ristrutturazione sotto la guida dell’architetto argentino Luis Laplace, storico collaboratore della galleria. Il 10%  dei proventi delle vendite legate a questa mostra in realtà virtuale verrà destinati – si legge nell’annuncio – al fondo COVID-19 Solidarity Response della World Health Organization.

DAL RISCALDAMENTO GLOBALE AL CORONAVIRUS

Il progetto
ArtLab, che prenderà vita nelle prossime settimane, era in realtà nato nell’estate del 2019 come risposta a un’altra emergenza: il riscaldamento globale. L’idea era infatti quella di provare a ridurre le emissioni legate alla movimentazione delle opere e all’allestimento di mostre in tutto il mondo, con conseguente utilizzo massiccio di aerei e altri mezzi di trasporto. L’iniziativa prevede anche, in futuro, l’organizzazione di un programma di “residenze digitali” nella sede di Los Angeles dedicate agli artisti, che singolarmente e in team, saranno invitati a sperimentale il potenziale creativo degli strumenti digitali. “Molte delle innovazioni migliori sono state innescate dalla necessità”, ha commentato Iwan Wirth, “quando abbiamo creato ArtLab, e iniziato a sviluppare per la prima volta l’esperienza artistica di HWVR, l’obiettivo era sviluppare una tecnologia in grado di aiutare i nostri artisti a visualizzare meglio gli spazi espositivi che avrebbero in seguito utilizzato. Eravamo inoltre motivati dall’idea di organizzare mostre nelle nostre location in giro per il mondo riducendo la quantità di trasporti e viaggi. Considerata la situazione attuale, che vede così tante persone in una situazione di necessario auto-isolamento, abbiamo deciso di accelerare il lancio dei programmi di ArtLab, con un nuovo approccio alle mostre virtuali volto a coinvolgere più persone possibili e farle sentire vicine nella lontananza”. By Valentina Tanni – artribune.com  

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