Riscoprire la storia, oltre il genere: presentato il documentario dedicato alla visionaria artista svedese che, nel 1906, con le sue tele colorate, iniziò a dare forma all’Astrattismo

Beyond the Visible è il primo contributo cinematografico che la regista Halina Dryschka ha realizzato nel tentativo di raccontare il ruolo che l’artista Hilma af Klint ha avuto nell’elaborazione dell’Astrattismo.
Why Have There Been No Great Women Artists?




Nel 1971, la storica dell’arte americana Linda Nochlin si chiedeva perché nella storia dell’arte non esistessero importanti artiste donne. Secondo l’autrice, il problema dell’esclusione delle donne dal mondo della storia dell’arte e dei musei non era dovuto alla qualità del loro lavoro ma, piuttosto, ai criteri istituzionali, famigliari e gerarchici che hanno informato le varie epoche e le società. La regista Halina Dryschka si è posta la stessa domanda nel 2013, quando ha scoperto per la prima volta le opere di Hilma af Klint, ospitate dal museo Hamburger Bahnhof di Berlino per la mostra “Hilma af Klint: A Pioneer of Abstraction“.
«Mi sono quasi sentita insultata personalmente quando ho letto che questa era una nuova scoperta e che i dipinti sono stati nascosti per decenni», ha confessato in un’intervista. «Chi sarebbe interessato a emarginare i risultati di questa artista? E perché?».
Beyond the Visible
Il Museum of Modern Art di New York, che era già stato criticato per la sua scarsa considerazione dell’inclusività, nel 2013 aprì al pubblico un esibizione dal titolo “Inventing Abstraction: 1910-1925”, nominando uno solo fra gli importantissimi lavori di Hilma af Klint. Ma indagando più a fondo appare ben evidente che Hilma af Klint era una trendsetter e un’artista pioniera che, all’interno della corrente dell’astrattismo, ha preceduto altri pittori più riconosciuti, come Wassily Kandinsky.
La cineasta Halina Dyrschka ha dunque realizzato un nuovo documentario che guarda all’importanza del lavoro di Hilma nel campo dell’astrattismo e cerca anche di riempire alcuni degli spazi vuoti storici nella sua narrazione.