Inizia l’indagine di Exibart sul futuro possibile delle gallerie. Per raccontarlo abbiamo scelto di raggiungere alcune gallerie internazionali: iniziamo con Galerie Lelong & Co
KRZYSZTOF WODICZKO A House Divided…, nstallation view, Galerie Lelong &Co
Dopo la nostra indagine sulle gallerie al tempo del distanziamento sociale, iniziamo a pensare al futuro. Abbiamo voluto chiedere ad alcune delle gallerie più influenti e importanti del panorama internazionale: oggi iniziamo con Galerie Lelong & Co.
Segue la versione in inglese – English version below Nelle ultime settimane assistiamo alla proliferazione di iniziative di beneficenza, i primi ad essere chiamati all’azione sono stati gli artisti. Credi che questo modello basato sulla gratuità del lavoro artistico possa creare un precedente rischioso per gli artisti stessi e per il loro mercato?
«Nessun grande rischio. Queste iniziative sono generose e positive, ma rimarranno marginali».
Quanto pensi che questo momento influenzerà l’economia del sistema artistico?
«Colpirà seriamente e persino drammaticamente artisti e gallerie».
Pensi che con le prossime fiere sarà possibile coprire questo margine?
«In primo luogo, non sappiamo davvero QUANDO fiere d’arte importanti e significative potranno davvero svolgersi nuovamente. Quindi, quanti clienti potranno viaggiare, visitare? Gran parte dei clienti ha più di 50 o addirittura 60 anni; molti di loro non correranno il rischio di viaggiare e radunarsi in luoghi abbastanza affollati …».
Quale pensi sia il pericolo maggiore che il sistema artistico dovrà affrontare e quale può essere il lato positivo di questa situazione?
«Il pericolo maggiore sarebbe di congelare un mercato dell’arte per mesi. Il lato positivo è che ogni attore del sistema artistico deve riconsiderare e ripensare totalmente la sua azione. L’immaginazione dovrebbe prevalere!».
Quale area del mondo pensi che tornerà prima a investire di nuovo nell’arte?
«Probabilmente L’Asia».
In che modo ritieni che le gallerie più giovani e quelle più affermate debbano essere supportate?
«Dovrebbero essere fortemente aiutati dal governo dei loro stati. E anche dai collezionisti che si fidano e li apprezzano».
By Roberta Pucci – exibart,com
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
Per consentire una migliore informazione alla sua utenza, accetti l'utilizzo dei cookie, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.