FORSE MENO CONOSCIUTA DEI POIS COLORATI O DELLE INFINITE ROOMS, QUEST’OPERA – COMPOSTA DA 900 SFERE SPECCHIATE, ORA ALLESTITA ALL’ESTERNO DEL THE MOMENTARY – PORTA CON SÉ UN INTERESSANTE SIGNIFICATO POLITICO.
Yayoi Kusama, Narcissus Garden at The Momentary Photo by Ironside Photography / Stephen Ironside.
YAYOI KUSAMA, NARCISSUS GARDEN
Narcissus Garden è composto da quasi 900 sfere specchiate, che ricoprono il pavimento rappresentando una metafora della società, della collettività, in cui ogni individuo è singolo e allo stesso tempo interconnesso agli altri soggetti e riflette la luce attorno a sé. La superficie specchiante che ricopre le sfere, invece, è per Kusama il senso di un’esistenza infinita, un mondo che si propaga continuamente espandendo i suoi limiti. Altro elemento cardine, per l’artista giapponese, è la modularità e la ripetitività dell’opera, che va ad aggiungersi a quella serie di elementi per i quali nutre una dedizione ossessiva.
YAYOI KUSAMA, LA STORIA DI NARCISSUS GARDEN
Ma in cosa consiste il riferimento a Narciso, o meglio, al narcisismo? Era il 1966 quando una giovane Yayoi Kusama partecipava alla Biennale di Venezia con un happening legato a quest’opera: su un prato davanti al Padiglione Italia aveva posto queste sfere, con dei cartelli che recitavano “Narcissus Garden, Kusama” e “Il tuo narcisismo in vendita”. Gli oggetti erano infatti acquistabili a 2 dollari o 1200 lire, offerti direttamente dall’artista in kimono. In quell’occasione l’opera veniva smembrata e venduta a pezzi, come se fosse una bibita o un gelato; un’occasione per riflettere sulla facile mercificazione dell’arte e degli artisti, allora come oggi.
YAYOI KUSAMA, NARCISSUS GARDEN. LE PAROLE DELLA CURATRICE
“La cosa più emozionante dell’installazione di Narcissus Garden al Momentary è che questa è la prima volta che il lavoro è stato installato all’aperto in un ambiente industriale”, afferma Kaitlin Maestas, assistente alla curatela. “Nel pensare a dove posizionare questo lavoro incredibilmente giocoso e contemplativo, siamo stati attratti dalla particolare architettura lungo il lato nord dell’edificio. Per me, questo cortile incarna lo spirito del nostro museo e la storia della fabbrica. Attraverso il design intelligente di Kusama, queste sfere specchiate riflettono simultaneamente le persone, l’architettura e il vasto cielo aperto”, conclude. “Non puoi fare a meno di andartene sentendoti un po’ più connesso al mondo che ti circonda“.
By Giulia Ronchi – artribune.comYayoi Kusama, Narcissus Garden
Fino al 2021
The Momentary, Arkansas
www.themomentary.org
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