GUIDA AI PANETTONI PIÙ BUONI E CREATIVI REALIZZATI PER LE FESTE NATALIZIE 2021, CARATTERIZZATI NON SOLO DA INGREDIENTI E LAVORAZIONI GOURMET MA ANCHE PER IL LORO PACKAGING, SPESSO OPERA DI PITTORI, DESIGNER E ARCHITETTI. ECCO LA NOSTRA SELEZIONE (NATURALMENTE IN PROGRESS)
Con uvetta, senza canditi, con amarene, alle albicocche, al cioccolato, persino al cous cous: quest’anno, di panettoni, ce ne sono davvero per tutti i gusti, opere di grandi chef e maestri panificatori che lavorano con materie prime selezionatissime. Un’esplosione di gusto che necessita anche di un’estetica altrettanto attraente, che faccia breccia prima sugli occhi e poi con le papille gustative. Da questa consapevolezza e voglia di sperimentare nascono le collaborazioni tra il mondo della pasticceria e quello dell’arte, quest’ultimo chiamato spesso a realizzare packaging ad hoc per panettoni e pandori, oggetti d’arte e di design da custodire e collezionare. Abbiamo così deciso di stilare una guida ai panettoni d’artista che ci hanno particolarmente colpito, lista che naturalmente è in progress e per la quale anzi chiediamo anche il vostro aiuto: qual è il vostro panettone preferito?
By Desirée Maida – artribune.com
IL PANDORO DI ANDREA TORTORA E PIETRO LISSONI DEDICATO A LUIGI GHIRRI
Il maestro pasticcere Andrea Tortora realizza, per Molino Pasini (azienda leader nella produzione di farine artigianali), un pandoro contenuto all’interno di una scatola di latta Limited Edition progettata milanese Pietro Lissoni che omaggia Luigi Ghirri: la latta infatti riproduce e rivisita, grazie alla concessione dell’Archivio Luigi Ghirri, uno scatto realizzato dal fotografo nel 1970, uno dei primi della sua ricerca.
PA’NCUCCIATO DI FILIPPPO LA MANTIA E ANDREA BUGLISI
È un mix di tradizione e innovazione PA‘ncucciato, il panettone ideato dallo chef Filippo La Mantia che è un omaggio alla Sicilia e al Mediterraneo: lo speciale panettone, infatti, oltre all’uvetta di Pantelleria e gli sciroppi di arance e limoni biologici siciliani, ha come ingrediente speciale il cous cous, integrato nell’impasto del dolce. PA‘ncucciato ha inoltre un packaging speciale, anche esso un omaggio alla città di Palermo ideato dall’artista Andrea Buglisi: il panettone infatti è presentato all’interno di una scatola di latta che riproduce la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, con la sua caratteristica cupola rossa, oltre a disegni appositamente realizzati da Buglisi.
IL PANETTONE POP DI GALUP E MAX FERRIGNO
Fondata nel 1922 a Pinerolo in Piemonte da Pietro Monsù Ferrua, Galup dal 2016 collabora con l’artista Max Ferrigno a una edizione speciale di panettoni, la “Linea Pop Art by Max Ferrigno”: immagini di personaggi femminili ispirati al mondo dei manga e degli anime animano i packaging di dolci natalizi tradizionali e speciali (come il panettone amarena e cioccolato), concepiti come manifesti da collezionare, incorniciare o appendere direttamente alle pareti proprio come un poster. Ogni manifesto è la riproduzione dei dipinti realizzati da Ferrigno e commissionati da Galup, entrando così a fare parte della collezione dell’azienda.
IL PANETTONE DI DAVIDE LONGONI E GIANLUCA CANNIZZO
Il maestro panificatore Davide Longoni – di cui abbiamo parlato spesso per i progetti artistici da lui sviluppati nei suoi campi di grano di Chiaravalle a Milano – realizza per questo Natale quattro tipologie di panettone – classico, con uvetta aromatizzata al Vermoon (Vermouth di Tenuta Lenzini), al cioccolato Chuao (di Marco Colzani) e al caffè – tutte contraddistinte dal packaging ideato dall’artista Gianluca Cannizzo. “Il panettone è di tutti – Milano è di tutti”, si legge sulla scatola, un evidente omaggio alla città lombarda e a uno dei suoi simboli più noti e amati, appunto il panettone.
IL PANETTONE FORNASETTI REALIZZATO DA DAVIDE LONGONI
Il laboratorio di Davide Longoni realizza inoltre per Fornasetti, atelier di design fondato negli anni Quaranta nel capoluogo lombardo da Piero Fornasetti. Il packaging del dolce natalizio (caratterizzato dalla presenza dello zafferano e le albicocche candite) è un omaggio a Milano, con una decorazione che richiama le architetture Fornasetti e, sul coperchio della scatola, una mezzaluna dalla quale si scorge il ritratto di Lina Cavalieri, celebre musa – e icona – di Fornasetti.
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