ROMA, A PORTRAIT. LA MOSTRA
Nel Settecento, Roma era nella rosa delle mete più ambite del Grand Tour, assieme a Venezia e Firenze. Un terreno fertile su cui era nata l’Académie de France nel 1666, su volontà del Ministro francese delle Finanze
Jean Baptiste Colbert e lo scultore
Gian Lorenzo Bernini per accogliere i giovani artisti vincitori dell’ambito
Prix de Rome. Un modello che, nell’Ottocento, venne declinato per fondare nuovi istituti culturali stranieri, alcuni dei quali trovarono la loro collocazione definitiva in città a seguito dell’Esposizione Universale del 1911. Una storia dall’eco internazionale che si lega a quella locale attraverso un racconto fatto di immagini, le stesse che gli artisti hanno dipinto
en plein air quando scoprirono i paesaggi di Roma. Ed è proprio a partire da questo particolare elemento che la mostra si sviluppa, accompagnando il pubblico all’interno del paesaggio che viene gradualmente declinato in medium e forme differenti. Installazioni, fotografie, dipinti e proiezioni diventano specchio delle esperienze di tutti gli artisti accumunati dall’essere residenti, storici e contemporanei, come
Elvira Amor, Yasmina Benabderramane, Giacomo Balla, Jean Baptste Camille Corot, Sophie Jung, Konstantin von Kügelgen, Jochen Lempert, Benoît Maire, Ana Mendieta ed
Ester Partegàs, per citarne solo alcuni. Com’è la città vista dal loro punto di vista?
- By Valentina Muzi – artribune.com