SOLO UN’OPERA, ISPIRATA DA UNA BALLATA DEI BLUR, CATTURA L’ATTENZIONE DI CHI VISITA LA GALLERIA ROMANA BALENO INTERNATIONAL PER SCOPRIRE LA POETICA DELL’ARTISTA DI ISCHIA
Out of time. Un’unica opera e un solo titolo per la prima mostra di Dario Guccio (Ischia, 1988) da Baleno International, a Roma. Così come minimalista è la ballata a cui si ispira: Out of Time dei Blur. Installata al centro della sala, diventa il solo elemento che – come una quinta scenica – suddivide lo spazio della galleria. Silhouette in movimento, sovrapposizioni di figure, narrazioni introspettive.
LA MOSTRA DI DARIO GUCCIO A ROMA
Si avverte quasi la sensazione del vento che soffia tra i capelli delle figure ritagliate in pelle, e se ne percepisce l’approccio dadaista nonostante la palette di colori monocromatica ed essenziale. Non solo disegno ma anche volumi, pattern, layer, pieni e vuoti. Corpi sospesi, esibiti e spogliati di qualsiasi elemento carnale. L’esaltazione della bellezza diventa quasi un inno alla fisicità, un’analisi antropologica attuata attraverso le curve, le forme e l’individualità. Come nella moda, dove le sagome seguono le linee del corpo che le indossa e disegnano spazi, orizzonti, assenze,
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