Molte mostre ed eventi culturali sono stati cancellati o rinviati in tutto il mondo per evitare l’affollamento che può facilitare il contagio con il coronavirus.
In questa situazione sentiamo il desiderio sincero e profondo di fare la nostra parte, di contribuire alla lotta che il mondo sta affrontando per contenere l’epidemia da Covid-19 e lo facciamo attraverso l’arte per tenervi compagnia e costantemente informati.
Usiamo al meglio questo tempo, insieme.
Abbiamo creato questa pagina con l’hastag #acasadellartista
dedicata agli autori e artisti di qualsiasi stile e forma che desiderano inviare un video attraverso il quale creare un dialogo con i nostri utenti e raccontare di sé, della propria storia e della propria arte in piena autonomia e libertà.
Ognuno di loro si racconterà al meglio creando un dialogo con voi.
I video inseriti in questa pagine verranno anche presentati nei maggiori social forum come: Instagram, Twitter, Facebook, Linkedin, Whatsapp e Youtube.
Regina Nobrez

Alessandro Sala - Italia

Michelangelo Miani - Italia

Rosa Anna Argento - Italia

Sara Mineo - Italia

Emanuela De Franceschi - Italia

Piero Gensini - Italia

Giuseppe Rinaldo Basili - Italia

Diego Valentinuzzi - Italia

Angelo Liberati - Italia

Domenico Asmone - Italia

Gabriela Costa - Brasile

Lina Morici - Italia

Fabio Colussi - Italia

Valeriangelini - Italia

Tano Licata - Italia

Mario La Carrubba - Italia

Francesco Tomei - Italia

Mauro Molinari - Italia

Katarina Alivojvodic - Serbia

Stefania Di Filippo - Italia

Massimo Sansavini - Italia

Maristella Angeli - Italia

Aissa Christophe Agostini - Marocco

Beatriz Basso - Brasile

Piero Tartaglia (omaggio all'artista) - Italia

Mary Dutra - Brasile

Roberto Gallaccio - Italia

Daniela Belotti - Italia

Carmine Lengua - Italia

Simone Schiavo "Labrum" - Italia

Julito Confinado - Argentina

Enzo Tardia - Italia

Beppe Francesconi - Italia

Renzo Verdone (omaggio all'artista) - Italia

Karen Thomas - Germania

Maurizio Rapiti - Italia

Laura Antonietti - Italia

Giorgio Bertozzi - Italia

Daniela Bellofiore - Italia

Calogero Carbone (Kalòs) - Italia

Luciana Bertorelli - Italia

Lucia Fontana - Italia

Claudio Giulianelli - Italia

Gene Pompa - Italia

Pier Toffoletti - Italia

Brigitta Ciampi Karner - Austria

Emilio Crotti - Italia

Giampiero Malgioglio - Italia

Giuseppe Rossi - Italia

Dario Brevi - Italia

Kateřina Bohušíková - Repubblica Ceca

Luca Antonelli - Italia

Mauro Maisel - Italia

Cristina Natale - Italia

Marco Vinicio Fattori - Italia

Livio Lopedote - Italia
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Alessandro Sala - Italia
Nasce a Genova nel 1958, dove vive e lavora. Inizia il suo rapporto con l’arte sin da giovanissimo prediligendo l’uso della tempera e l’acquerello. Si forma come geometra e grafico pubblicitario. Ricerca e approfondisce alcune tecniche pittoriche per dedicarsi definitivamente all’olio, non abbandonando l’acquerello. Un incontro fondamentale col Maestro Carlo Azzaretti, si consolida in una grande amicizia. Parallelamente all’attività primaria si dedica alla musica, ottenendo egregi risultati al flauto traverso nelle collaborazioni con il compositore Fulvio Pereda. Dal 1997 si dedica completamente alla pittura. Attraverso i dipinti di Alessandro Sala appare evidente l’automatismo psichico puro tipico della corrente surrealistica. Alessandro riesce ad entrare nel profondo del proprio IO manifestando attraverso l’arte della pittura quello che di fantastico nasconde la sua mente, i suoi dipinti surrealistici e fantastici sono capaci di trasportare in dimensioni che non possono appartenere al mondo ma solo tipici di alcuni artisti. E’ nel suo mondo fantastico che ci addentreremo attraverso alcuni dipinti che riusciremo a comprendere cosa c’è dietro la mente dell’artista stesso., le sue tematiche tra sogno e follia e amore inteso come il fulcro centrale della vita tipici proprio del surrealismo regalano intense emozioni oltre che sogni. Alessandro da vero artista conduce un’esistenza gratificata dall’amore per i suoi dipinti, sempre riservato nell’esternazioni di ciò che è e che fa, egli stesso riesce a comprendere l’infinito Dono concessogli regalandoci immagini degne di sogni ad ogni aperti. Carmela Russo -
Michelangelo Miani - Italia
Michelangelo Miani è nato a Venezia, vive e lavora vicino a Milano. Laureato in Filosofia all’Università Sta-tale di Milano, è artista e illustratore professionista. Si occupa di illustrazioni per ragazzi, fantascienza e fantastico, astronomia, illustrazioni storiche e didattico-scientifiche. Ha partecipato a numerose mostre di illustrazione, in Italia e all’estero. Nel corso degli anni ha sviluppato parallelamente ai lavori su commissione una propria autonoma ricerca pittorica presentata in mo-stre personali e collettive. Utilizza sia tecniche tradizionali quali acrilici, acquerello, matita e miste, che digitali ( Photoshop, Painter ). Nella parte più creativa del suo lavoro figurativo il fantastico e il narrativo si confrontano sempre con un elemento realistico, scientifico e tecnologico. Alla base della ricerca pittorica c’è invece un processo di sintesi e astrazione del mondo delle illustrazioni. La descrizione analitica di forme, superfici, materiali perde ogni riferimento a mondi o realtà naturali pur mantenendo una forte visione plastica. Colori e forme evocano non solo “oggetti” indecifrabili ma anche il sedimentarsi caotico di strati e materie, forze, tensioni ed energie, ciclicità, ripetizione e accumulo. E’ una pittura che dà corpo all’astratto, che ricerca “essenze” e strutture generali descrivendo minuziosamente il particolare. Ambiguità e incertezza, anche percettive, caratterizzano questo equilibrio problematico e irrisolto tra organico e inorganico, naturale e artificiale e rendono la stessa distinzione tra astrazione e figu-razione priva di senso. Assenza di orizzonte e saturazione dello spazio pittorico evocano una dimensione infinita, uno sguardo rivolto sia al micro che al macro cosmo. Alla tradizionale tecnica pittorica (acrilici su tela) di gran parte della sua produzione ha aggiunto recentemente una rielaborazione digitale dei suoi stessi lavori, attivando un ulteriore livello di riflessione sulla pittura e i temi della riproducibilità. -
Rosa Anna Argento - Italia
È cresciuta tra tessuti variopinti nella sartoria della mamma. Da lei e dalla passione per l’arte trasmessa da suo padre, che la portava in giro da bambina a fare passeggiate tra musei, chiese e oratori, si è sviluppata la sua creatività. Oggi Rosa Anna Argento dipinge e confeziona abiti che spesso le vengono richiesti in esposizione in luoghi splendidi della sua città: Palermo. La sua passione per questo tipo di attività è nata nel 2000, proprio perché dopo il liceo, si è dedicata alla famiglia, così si è laureata qualche anno dopo, contemporaneamente alla figlia che conseguiva nello stesso anno il diploma: Rosa Anna è mamma, moglie, architetto e restauratrice. È una donna determinata, creativa. La sua “Arte da indossare” è molto apprezzata. Ne è un esempio un abito che è stato esposto al teatro Massimo di Palermo qualche tempo fa, sua città natale, dove vive e lavora. Un abito che riproduce la cancellata del Teatro. Teatro che risale al 1875, esattamente il 12 gennaio (giorno anche dell’anniversario della rivoluzione siciliana del 1848) fu posata la prima pietra in piazza Giuseppe Verdi. I suoi sono lavori che richiedono un lungo periodo di lavorazione perché sono parte di una fase creativa che continuamente è soggetta a verifiche ma nella quale non sono consentiti ripensamenti. -
Sara Mineo - Italia
in arte Sara Mineo. Architetto, è nata a Palermo dove vive ed opera. Da alcuni anni frequenta l'Accademia di Belle Arti di Palermo. E' interessata sia alla pittura che alla scultura. Ama sperimentare diversi linguaggi espressivi e tecniche. Crea disegni, acquerelli, pastelli, dipinti a olio e tempera, incisioni e sculture. Le sue opere evocano una mediterranea classicità. Ha partecipato ad estemporanee e mostre collettive. - Giugno2014 Arte e legalità Associazione Culturale Opus Galleria Villa Niscemi - Maggio 2014 Estemporanea Anniversario Attentato Morvillo-Falcone Ass. Opus Piazza Politeama - Maggio 2014 Un Santo per Amico UCAI Emiro d'Arte Chiesa S. Giorgio dei Genovesi in Palermo - Marzo 2014-Tra storia ed Arte Associazione Culturale Opus Real Fonderia in Palermo - Marzo 2014- Da donna a donna Associazione Culturale Emiro d'Arte Cripta chiesa S.Giorgio dei Genovesi in Palermo. - Febbraio 2014 L'amore in tutte le sue espressioni Associazione culturale Emiro d'Arte UCAI cripta Chiesa S. Giorgio dei genovesi in Palermo; - Dicembre 2013 Artisti per...'Fede' Associazione Culturale OPUS Santuario di S. Rita Chiesa di S. Agostino in Palermo; - Novembre 2008 ' Il Caravaggio rimosso' Associazione Culturale EXTROART Chiesa di S. Stefano Protomartire in Palermo; - Agosto 2008 Estemporanea ' Tra cielo e mare' Ospedaletto Comune di Lascari- PA Villa Niscemi, -
Emanuela De Franceschi - Italia
E’nata a Roma vive e ha lo studio ai Castelli Romani. Note critiche: G. Faccenda, M.T. Maioli, R.Mammucari, F.Minetti, G.Puntelli, D. Radini Tedeschi, C. Sensi, C. Strinati Premi Concorso Intle CostieraArte 2019, Maiori 15-30 giu. Premio Giuria Popolare Concorso Int.le Apollo Dionisiaco, nov, 2019, Menzione Speciale Giuria Personali Berlino, Galleria Lacke Farben “Contaminazioni Plastiche " 13 apr-10 mag 2019 a cura di G.Puntelli Rovigo, Pescheria Nuova set. 2019 “Sulle Ali dell’Arte” a cura di C. Biondani Ventimiglia, Museo MAR, Forte dell’Annunziata “Percorsi della mente e dell’anima” 7 marzo- 28 maggio 2020, selezione Italiana per Expo 2020 a Dubai e Abu Dhabi a cura di G.Puntelli In permanenza Bari, S. Teresa dei Maschi, Collettive Napoli Maschio Angioino, Assisi Pinacoteca Comunale, Albania Museo Storico Nazionale Tirana , Bulgaria , Egitto, Festival di Spoleto mostra premio categoria social Premio Internazionale Costieraarte a Maiori. Fratta Polesine Villa Badoer VI Biennale del Veneto, Fiera di Padova pubblicazioni numerose riviste e prestigiosi cataloghi d’arte moderna -
Piero Gensini - Italia
Piero Gensini è nato nel 1945 a Firenze, dove vive e lavora.Ha frequentato L'Istituto Statale d'Arte (scultura in metallo), i corsi di disegno sotto la guida del Maestro Onofrio Martinelli, successivamente segue i corsi liberi all'Accademia di Belle Arti di Firenze del Prof. Emanuele Cavalli. E' membro dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, Classe di Scultura. Ha compiuto vari viaggi di studio all'estero e, in particolare ha soggiornato a Parigi, Londra, Amsterdam e Barcellona. Contemporaneamente approfondisce la conoscenza, sia teorica che pratica, delle varie tecniche dell'arte orafa, è allievo del Maestro Enrico Serafini, acquisisce inoltre esperienza di lavorazione presso le più qualificate botteghe in Firenze. Piero Gensini trasferisce dal grande al piccolo la sua esperienza di forme razionali con essenzialità e purezza di concezione, infondendo nel gioiello-scultura il valore della propria capacità creativa. Ha fatto parte del Centro Design Orafo di Milano della Camera Nazionale della Gioielleria Italiana. Determinante per la sua formazione artistica è la conoscenza (1973) dell'amico e maestro Gualtiero Nativi, autorevole esponente dell'astrattismo classico, che fece parte del gruppo Espace di Parigi; con lui stringe un saldo rapporto di stima reciproca. La sua attività artistica, dopo il primo periodo giovanile dedicato alla pittura, dal 1975 va progressivamente spostandosi verso la scultura, svolgendo studi e ricerche sui molteplici aspetti della lavorazione dei materiali quali: refrattario, maiolica, bronzo, marmo, legno, ferro, acciaio e pietraforte, documentando una versatilità di tecniche attenta alle loro specifiche potenzialità. Dal 1975 ha legato il suo nome alla realizzazione di medaglie di valore artistico, tra le quali nel '75 la medaglia per la riapertura del Canale di Suez e quella dell'Anno Santo, nell'87 e nel '90 è invitato ad eseguire due medaglie d'arte per il Comune di Firenze. Nel 1990 su incarico del Comune di Firenze esegue la scultura "verso lo spazio superiore" in acciaio inox alta m. 4,60, collocata all'ingresso di Firenze Sud, località Ponte a Ema (FI).(fotografia a lato). Nel 2008 su incarico realizza l’Altare in travertino per la nuova Chiesa “I Santi di Assisi Francesco e Chiara” in Via Giardino della Bizzarria a Novoli in Firenze. Nel 2011 è invitato alla 54/a Edizione della Biennale di Venezia - Padiglione Italia, Sala Nervi, Torino. Nel 2018 è partecipa alla grande mostra "La Via della Scultura" al Qingdao Sculpture Art Museum, Cina. Dal 1985 esegue sculture di grande formato -
Giuseppe Rinaldo Basili - Italia
nasco a Petritoli / Fm / Marche / Italia nel 1959. Dopo aver conseguito la Maturità Scientifica e la Laurea in Economia e Commercio, inizio un percorso artistico che mi porta nel tempo ad indagare il rapporto con l’ ALTRO. Nelle opere, si evidenzia, attraverso una materia-colore che si dispone a strati spessi e aggettanti, un desiderio di tattilità, un rilievo e una concretezza che invitano ad una vicinanza, a una “confidenza”, quasi a significare che l’opera non è solo visione, non solo immagine virtuale, ma anche corpo ed essere. Con il progetto “Armonia degli Opposti” la riflessione giunge ancor più al segno ed introduce, indugiandovi con infinite varianti, il concetto di “relazione”: una dimensione esistenziale entro cui affiorano e convivono problematiche sociologiche oltre che morali. Il colore, sempre più spesso e aggrumato, oltrepassa la sua ascendenza naturalistica per diventare voce e pensiero, grido alto e denuncia, esortazione e speranza. -
Diego Valentinuzzi - Italia
Nato a Monfalcone 2 ottobre 1953 pittore e curatore italiano contemporaneo che vive a Monfalcone, Dopo la frequentazione del triennio “ Istituto superiore di Stato per l’artigianato”, la sua attività nel mondo dell’arte ha inizio nel 1974 con la conoscenza del pittore romano Giordano Giurina, tale incontro lo porta a frequentare assiduamente la capitale fino al 1976, dove oltre aver avuto modo di approfondire la sua formazione artistica, che matura tuttavia attraverso diverse esperienze, si applica all’arte affinata alla cromatologia-studio del colore, con svariate tecniche. In seguito, al rientro nella sua città collabora assiduamente con atelier artistici e design per la realizzazione di trompel’oeil, decorazioni varie per american bar, discoteche, navi da crociera. Fondamentale l’incontro con diversi galleristi per la diffusione delle sue opere tramite le aste televisive, che gli hanno permesso di valorizzare i propri lavori in tutta l’Italia settentrionale, inoltre si adopera da una ventina d’anni come interlocutore di rassegne d’arte di artisti giuliani a Venezia presso la Scoletta di San Zaccaria e Palazzo delle Prigioni Vecchie. Tra le sue presenze principali ricordiamo la partecipazione alla 53° Biennale di Venezia, curata da “ Daniel Birnbaum “ e la 55° Biennale, con la direzione artistica di “ Massimiliano Gioni” dove in quest’ultima edizione gli viene dedica una pagina personale sul catalogo generale. -
Angelo Liberati - Italia
Angelo Liberati nasce a Frascati (Roma) il 2 giugno 1946. L'incontro a Roma, nel 1964, con il pittore italo-argentino Silvio Benedetto è l’occasione per l’apprendimento delle tecniche del mestiere di pittore, attraverso la frequentazione dello studio dell’artista, in via del Babuino, strada storica tra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna. Per tutti gli anni sessanta sarà questo il suo percorso preferito per le frequentazioni delle gallerie di punta in quegli anni (Galleria Due Mondi, Il Fante di Spade, L’Attico, La Nuova Pesa). Nel 1970 si trasferisce in Sardegna, dove, a contatto con le neoavanguardie isolane, (Galleria Sinibaldi, Il Basilisco di Francesco Tanda, Arte Duchamp) matura una poetica che combina la rivalutazione dell’elemento pittorico con le pratiche del riporto e del décollage di provenienza “pop”. Programmaticamente il suo segno è permeato dalla influenza di Renzo Vespignani, maestro da sempre e amico fraterno per quasi vent’anni. -
Domenico Asmone - Italia
Nato a Bologna nel 1963, vive a Pistoia dal 1969. Artista autodidatta, dipinge dagli anni ‘80, iniziando a partecipare ai concorsi in estemporanea sul finire degli anni ’90, riscuotendo subito successo e riconoscimenti. Recentemente invitato a far parte del progetto L’arte in cucina – gli artisti incontrano gli chef con la pubblicazione dei relativi volumi Editoriale Giorgio Mondadori (2017 e 2018). Scelto dal critico d’arte Giammarco Puntelli per le pubblicazioni Profili d’artista edito da Arte In Word, 2017, Le scelte di Puntelli tour, 2018 e Le scelte di Puntelli – Genius. Il codice della mente incontra l’arte Editoriale Giorgio Mondadori (presentato nella Galleria degli Uffizi di Firenze nel settembre 2018). -
Gabriela Costa - Brasile
Gabriela de Oliveira da Costa, nata il 22/02/76, nella città di Florianópolis. Avvocato, poeta, artista visivo. L'arte mi è venuta in mente come un modo per sfogare l'universo sommerso che transito in ogni istante variabile al fine di scoprire me stesso al di là delle mie scelte, rinunce, aspettative ed esperienze in generale. Ho partecipato con Tartaglia arte a mostre nei musei Correiros di Rio de Janeiro e Brasilia, nel 2019, nonché al CIB, a Florianópolis. -
Lina Morici - Italia
Lina MORICI, Nata a Roma il 1944, pittrice naif raffinata, dopo una lunga esperienza di costumista e di pittrice ceramista, prosegue il suo percorso nella pittura ad olio, in cui coinvolge tutte le tecniche acquisite, trasponendole in una pittura nitida, incisiva e nel contempo rapida e morbida, nella quale la realtà diventa sognate, visionaria, costruendo il suo personale stile pittorico. Si può definire pittrice romana perché i suoi soggetti sono per la maggior parte romani, quali l’Isola Tiberina, Piazza del Popolo, l’Orologio ad Acqua a Villa Borghese, etc. Ha partecipato a numerose collettive e personali,sia in Italia che all'estero. -
Fabio Colussi - Italia
vive e lavora a Trieste. Esponente di rilievo della figurazione tradizionale legata al paesismo marino, è segnalato nel Dizionario degli artisti di Trieste e dell' Isontino. Riconosciuto ed ampiamente apprezzato dalla critica contemporanea, è presente con le sue opere in collezioni private in Italia e all' estero (Stati Uniti, Germania, Australia, Austria, Gran Bretagna e Dubai). Il percorso formativo di Fabio Colussi, triestino di nascita, avviene in un contesto inusuale con modalità completamente avulse dal consueto pragmatismo didattico che ritroviamo in molti artisti. Fin in tenera età si diletta nel disegno e, complice il nonno materno, visita diverse mostre del pittore triestino Guglielmo Stracca, noto vedutista. Inizia così il suo variegato e complesso cammino nel mondo della pittura. Attraversa tutte le tecniche all' acquerello alla tempera per giungere anni dopo all' olio su tela e tavola. Incontra diversi artisti della sua città nei loro atelier e fa suo tutto il bagaglio di esperienza di cui viene a conoscenza forgiando la sua personalità sempre più spiccata. Autodidatta in toto studia le prospettive, l' uso della luce e dei colori dei grandi artisti triestini e veneti di fine Ottocento e inizi del Novecento, dei quali usa a tutti' oggi alcune delle antiche tecniche. Figurativo accurato, definito altresì il pittore delle marine, rappresenta la sua città natale in opere che esprimono tutta la sua capacità creativa e la sua eccellente conoscenza dell' uso del colore. -
Valeriangelini - Italia
Valeria Maggiolo Angelini, nasce nel 1969 a Massaua (EE). Terminato il Liceo Artistico, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma, il suo docente di Pittura è Enzo Brunori. L’incontro con Enzo Brunori, artista umbro esponente di spicco, del Gruppo Astratto-Concreto teorizzato nel 1952 da Lionello Venturi, è stato decisivo per la sua formazione ed evoluzione artistica in ambito non figurativo. Nel 1990 frequenta il corso di Pittura di Alessandro Trotti, di quest’esperienza le rimane l’intuizione pittorica e la necessità del maestro: di ” conciliare e di forzare a stare insieme una visione sensuale della realtà con un linguaggio plastico”, sovrapponendo il naturale all’artificiale.. -
Tano Licata - Italia
Nasce a Favara (AG) nel 1963. Da sempre animato dal richiamo dell’Arte, pittore autodidatta, la sua vena artistica ha avuto modo di perfezionarsi con gli studi intrapresi presso l’Istituto d’Arte di Agrigento dove consegue il diploma di Maestro d’Arte in “ decorazione pittorica”. Per motivi di lavoro si trasferisce in Liguria, frequentando nel contempo vari ambienti culturali e pittorici del luogo. Qui inizia la sua prima ricerca pittorica affascinato dal mondo metafisico e dall’astrattismo. Questa peculiarità lo porta ad avere una concezione dei vari stili perpetuatisi nel tempo eseguendo così diversi lavori a tema su cui ne studia la spazialità, le composizioni e gli aspetti cromatici, sviluppando un linguaggio artistico davvero originale ed autonomo. Le tele variano raffigurando gli aspetti più intrinseci della spazialità metafisica e dell’astrattismo. Intorno agli anni‘90 ritorna in Sicilia prestando la sua attività lavorativa presso il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. In questo periodo di tempo, orienta il suo talento pittorico nella composizione di opere dalle grandi dimensioni, affinando sempre di più lo stile personale nelle diverse forme figurative, geometriche e astratte, apprezzate da numerosi visitatori e dalla critica, in mostre personali e collettive. Nelle opere realizzate, prepotentemente spicca e emerge la scelta cromatica che fanno ora da luce ora da contrasto, dove l’osservatore nel contempo coglie quasi per incanto una sensazione di immediatezza e di forme dalla straordinaria bellezza che, nella loro apparente immobilità, ardono ed esplodono in una varietà di colori esaltando il valore e la precisione scaturita dalla particolare sensibilità dell’artista. Da diversi anni cura e dirige l’importante mostra di pittura “ I Colori della Pace” nell’ambito della rassegna Internazionale del Premio Telamone. L’artista in genere, è un essere misterioso, abilissimo, profondo, capace di creare, interpretare, leggere una realtà visionaria o realistica, è un essere che riesce con la sua particolare sensibilità a stimolare con la propria arte la sensibilità altrui. Tano Licata partecipa anche a esposizioni di arte contemporanea ai fini benefici, i quali proventi della vendita delle opere donate da noti maestri e artisti, diventano un atto generoso che guardano oltre l’orizzonte della propria arte, per donarsi a quell’universo di amore e di emozione che è la vita. Quindi, non solo l’artista dall’animo sensibile ma anche l’uomo forgiato dalla vita di tutti i giorni, modesto e anche l’altruista nei momenti di necessità. Ciò lo testimonia anche il suo alto gesto di altruismo, per il quale nell’anno 2009 riceve da parte del Ministro dell’Interno ”l’Attestato Ufficiale di Benemerenza al Valor Civile” che esprime riconoscenza e gratitudine per l’atto compiuto a favore di terzi. Per Tano Licata è un susseguirsi di mostre collettive e personali, dimostrerà il suo eclettico linguaggio dal figurativo all’astratto e l’informale, in una ricerca continua atta a creare talvolta, quelle tecnostrutture e estroflessioni che confermano il suo desiderio di scoprire nuovi territori. Tano Licata vive e opera a Favara (AG) -
Mario La Carrubba - Italia
Mario La Carrubba nato il 15 gennaio 1944 a Roma, ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Roma e l’Accademia delle belle arti. Ha partecipato a numerose collettive, rassegne d’arte e personali tra le quali, Visioni cromatiche presso la biblioteca Vallicelliana di Roma, Cromatismi presso il museo Manzù di Ardea, Rationalis Chaos presso le Terme di Bonifacio Fiuggi. La sua è una ricerca cromatica-cinetica compenetrante il dato reale, tale da consentire al fruitore di inserirsi nell'idea visionaria dell'opera che ha una relazione diretta con la visione poetica del soggetto. Del suo lavoro si sono interessati, Duilio Morisini, Renzo Margonari, Giorgio Di Genova, Mario Lunetta, Vito Riviello, Plinio Perilli,Marziano. Delle sue opere sono esposte in alcuni musei tra i quali, museo Archeologico di Atina (Frosinone), museo d'Arte delle Generazioni d'Italia del '900, Pieve di Cento (BO). Da sempre attratto dall’evoluzione della tecnica e delle tecnologie, realizza anche lavori di Computer-Art e Video-Art. Alcuni suoi video sono stati in programmazione presso il Cinelab dell’Isola del Cinema di Roma e l’omaggio ad Anna Magnani “Nannarella” è stato trasmesso su rai 3 durante uno speciale. Affascinato dal mondo della poesia, alla quale ha dedicato diversi lavori, a oggi è intento a realizzare la sua prima raccolta sinestetica, infatti da un lato le poesie (che in un certo senso sono parola del suo lavoro pittorico) e, dall’altro convivono gli acquarelli che trasmutano la parola in pittura. -
Francesco Tomei - Italia
Nasce a Roma, dove opera e lavora. Diplomato in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Roma con il Maestro Franco Gentilini. Al 1966 risale la sua prima apparizione in una mostra collettiva organizzata dal circolo ENAL di Borgo a Mozzano (Lucca). Nel 1969, si trasferisce in Francia (dipartimento del Nord) dove svolge l'attivita di arredatore di vetrine. Nel 1970, a Roma viene inserito nella XXII Mostra di via Margutta.Nel 1971, ha luogo la prima personale alla galleria Etrusca" di Roma. Nel 1971 risulta vincitore del Primo Premio dell'Accademia di San Luca di Roma, tra tutti gli allievi delle Accademie di Belle Arti d'Italia.Nel 1972 ha un rapporto commerciale con il Giappone, dove seguono diverse collettive nelle città di Osaka e di Tokio.Nel 1974 viene invitato al XIX Premio Villa San Giovanni. Nel 1974 viene organizzata una mostra personale dal Festival de l'Unità a Cori.Seguono diversi "premi acquisti" dati dal Gruppo Tirrena Assicurazioni. Nel 1976 è nuovamente invitato al Premio Villa San Giovanni. Seguono varie mostre personali, tra le quali quelle tenute nelle gallerie "San Marco" ed "Il Leone Azzurro" di Roma, "La Sonda" de l'Aquila, "L'Archetto" di Teramo, e l'Hotel Fini di Modena.Nel 1980, sotto il patrocinio dell'Assessorato della Regione Lazio per l'Industria Commercio e Artigianato di Roma, propone una mostra personale dal titolo "Dall'arte alla vita".Nell'81 gli viene organizzata nelle sale del Palazzo Comunale di Borgo a Mozzano una mostra personale a favore della Misericordia locale. Ancora nell'81 a Roma nella galleria "Apsa 8" segue una mostra personale dal titolo "Natura inposa". Negli anni seguenti avranno luogo molte collettive di cui quella organizzata dal Museo Nazionale d'Arti eTradizioni Popolari di Roma. Nell'85, partecipa alla mostra "Sapere Sapore, Arte in Italia 1958-1985", organizzata nel castello Aragonese di Bacoli e curata dal professore Carmine Benincasa. Sempre nell'85 viene inserito tra i trenta artisti nel terzo volume "Quelli che contano" Maestri italiani a cura di Ferdinando Anselmetti edito dalla Marsilio editori. Nell'86, nel chiostro dello Juvarra di Torino, presenta la mostra "Metaphisicae juventutis dies" ("29 opere per 31 giorni 1968-1985) a cura del professore Carmine Benincasa.Sempre Nell'86 viene inserito con 2 opere nel libro "HALLO!" (Il telefono dell'arte) edito dalla SIP a cura di Vanni Ronsisvalle.Viene invitato a ritrarre il Comandante Generale della Arma dei Carabinieri: Roberto Jucci, ritratto esposto nello stesso museo dell'Arma. Rai2 lo chiama ad ideare la sigla dei films di Sean Connery della serie "Non solo Bond". Firma le scenografie della commedia di Alberto Silvestri "Leggeri peccati" con la regia di Franca Valeri.Con l'attore Paolo Panelli nasce un binomio artistico e la galleria "Vittoria" di Roma organizza una mostra "Incontro con un amico" presentata in catalogo dal maestro Renzo Vespignani.E' ospite da Mara Venier a "Domenica in" dove presenta una sua grande opera .Nel 1997 l'organizazione Il Mondo dell'Arte presenta tre diverse mostre personali del pittore Tomei : la prima a Roma nella discoteca "Il Gilda" la seconda a L'Aquila nel Castello Spagnolo e la terza a Positano dal titolo "Emozioni mediterranee". Nel 1998 nel salotto dello studio Provino presenta delle opere con lo scopo d'incontrare e discutere d'arte con altri colleghi. Nel 1999 la galleria "I Contemporanei" di Reggio Calabria organizzano una mostra di opere del pittore Tomei degli anni '80.Partecipa alla trasmissione televisiva del Venerdì e Sabato notte di TMC " Quando il sole va in America". -
Mauro Molinari - Italia
Nato a Roma, vive a Velletri (RM). La sua ricerca artistica si è svolta per cicli che vanno dai registri informali degli anni ’60 alla pittura scritta e alle geometrie modulari del ventennio successivo. Nel 1974 personale alla galleria d’Arte Internazionale di Roma, pres. S. Giannattasio. Nel 1975 le sue opere sono presenti alla X Quadriennale di Roma. Dal 1974 all’81 partecipa alle rassegne internazionali sul disegno della Fundació Joan Miró di Barcellona. Nel 1979 personale alla galleria Il Grifo di Roma , pres. D. Micacchi. Nel 1982 personale alla galleria Il Luogo di Roma, pres. M. Lunetta e C. Paternostro. Nel 1983 e 1985 partecipa all’International Drawing Biennale di Cleveland. Nel 1987 personale alla galleria Incontro d’Arte di Roma, pres. I. Mussa. Negli anni ’90 si dedica alla rielaborazione pittorica dei motivi tessili avviando un ciclo che dura più di 15 anni. Nel 1995 nasce la collana di Orditi & Trame, di cataloghi editi in proprio. Il primo illustra la mostra itinerante promossa dalla Tessitura di Rovezzano e presentata a Roma alla galleria Pulchrum, pres. L. de Sanctis. Nel 1998 personale allo Spazio de la Paix e alla Biblioteca Cantonale di Lugano, pres. A. Veca. Dal 2000 al 2014 partecipa ai Rencontres Internationales di Marsiglia. Dal 2000 al 2008 collabora con la rassegna internazionale Miniartextil che si tiene a Como ogni anno. Nel 1999-2000 crea il ciclo Stellae Errantes sculture dipinte ispirate ai tessuti sacri, che è stato ospitato in numerosi musei italiani in occasione del Giubileo. Nel 2001 personali alla galleria Il Salotto di Como e al Museo Didattico della Seta di Como, pres. M. De Stasio. Nel 2001 personale al Museo dell’Infiorata di Genzano, pres. C. F. Carli. Nel 2002 personale al Museo S. Maria di Cerrate Lecce, pres. L. Caramel. Nel 2003 sala personale al Musèe de l’Impression sur Ètoffes di Mulhouse, pres. L. Caramel. Nel 2004 personale a Oman Caffè di Como, pres. L. Caramel. Nel 2005 esposizione allo Spazio Mantero di Como e al Salons de l’Hôtel de Ville di Montrouge, pres. L. Caramel. Nel 2006 Salone d’Arte Moderna di Forlì, pres. F. Gallo, e sala personale al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia, pres. L. Caramel. Nel 2007 personale alla Fondazione Venanzo Crocetti di Roma, pres. C. F. Carli e C. Paternostro. Nel 2008 sala personale alla VI Triennale Internazionale di Tournai, e personale alla Biblioteca Angelica di Roma, pres. E. Di Raddo. Dal 2008 sviluppa un ciclo pittorico dove è centrale la figurazione, che si pone come naturale evoluzione del suo percorso creativo. Nel 2009 personale alla galleria Renzo Cortina di Milano, pres. A. Veca. Nel 2010 personale al Museo Carlo Bilotti di Roma, pres. A. Arconti e L. Canova. Dal 2011 al 2016 e 2019 partecipa al Festival del Libro d’Artista di Barcellona, pres. E. Pellacani. Nel 2012 e 2015 Galleria Gallerati Roma primo e secondo progetto mixed media. Nel 2013 due personali alla galleria Baccina Techne di Roma, pres. G. Evangelista e personale allo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno, pres. G. Bonanno. Nel 2014 personale allo Spazio COMEL di Latina, pres. M. Cozzuto e a Roma presso il Municipio Roma III, Aula Consiliare, pres. G. Evangelista. Nel 2016 Dante e i Papi nella Divina Commedia Fondazione Pescabruzzo a cura di Giorgio Di Genova, donazione delle opere. Dal 2014 al 2019 Artisti per Nuvolari Casa Museo Sartori Castel d’Ario (MN). Nel 2017 Museo Jean Lurçat Angers Francia, donazione bozzetto originale. Personale Spazio Medina e AF CasaDesign pres. F. Farachi. Antologica 1990/2006 Museo Diocesano e Sala Angelucci Velletri, pres. Sara Bruno e Claudia Zaccagnini, donazione di sei sculture. Nel 2018 donazione di un’opera al costituendo museo di arte contemporanea SAmac di Benevento, Antologica 2007/2017 Tibaldi Arte Contemporanea Roma a cura di Carlo Fabrizio Carli. Nel 2019 il Museo Comunale di Praia a Mare ha acquisito l’opera “White and Brown, -
Katarina Alivojvodic - Serbia
Katarina Alivojvodic è nata nel 1973 a Belgrado, in Iugoslavia. 1993 diploma in Design industriale alla Scuola per design di Belgrado. 1999 diploma di Laurea in Progettazione Grafica e Imballaggio all’Accademia d’arte applicate di Belgrado. 1989 diploma al conservatorio di Belgrado. Momentaneamente si occupa di pittura ad olio e acrilico, tra le tecniche di disegno tratta china, carboncino, sangigna, pastello e matita. L’artista è stata presente in numerose mostre collettive e rassegne in Italia, Iugoslavia, Danimarca, Cina e Francia. Nel 2003 ha vinto il primo premio al concorso di disegno organizzato dalla Città di Belgrado nella galleria “Braca. Stamenkovic”. Le sue opere si trovano nelle collezioni pubbliche, nella Banca d’Italia, alla Camera dei Deputati e in quelle private in Serbia, Italia, Francia, Spagna, Cina, Danimarca e Grecia. Inoltre le opere della pittrice le possiamo trovare nel museo d’arte contemporanea “Armando Penna” di Messina. -
Stefania Di Filippo - Italia
Nasce a Roma, dove attualmente vive e lavora. Dall'omologazione a cui ci obbliga la società contemporanea nasce la sua esigenza di un ritorno all'origine. Crea elaborati artistici attraverso un percorso a ritroso che consente una graduale riscoperta della sua identità acquisendo forza e consapevolezza e la sua ricerca si sviluppa a partire dal concetto di storia come stratificazione di elementi derivanti da contesti personali e familiari. Utilizza differenti mezzi espressivi in una chiave sperimentale e sceglie materiali le cui radici affondano nel suo passato familiare tra sperimentazione e tradizione. -
Massimo Sansavini - Italia
Si è diplomato presso il liceo artistico "P. L. Nervi" e successivamente all'Istituto per il Mosaico "G. Severini" di Ravenna e all'Accademia di Belle Arti di Ravenna. sue basi artistiche si vennero a formare agli inizi degli anni ottanta, attraverso lo studio, la ricerca e l'esperienza personale, rivolta alla conoscenza e all'utilizzo del legno associato a lacche e resine industriali. Iniziò la sua ricerca artistica partendo dall'uso del mosaico. L'uso del legno come tassello di mosaico è un chiaro riferimento alla tradizione ravennate ma anche a maestri del passato quali Giacomo Balla, Fortunato Depero, Baj e Munari. Numerose le esposizioni che lo hanno portato all'estero in vari musei. Dal 1999 soggiornò per tre anni in Brasile ed espose al Museu Brasilero da Escultura,[1] al Museu Nacional de Belas Artes [2] su invito di Oscar Niemeyer, presso la sede dell'Ambasciata Italiana a Brasilia e al Museu da Ciencia e da Tecnicas di Porto Alegre.[3] In Italia venne inserito nella mostra "Da Picasso a Botero"[4], esposta nel 2004 al Museo civico di Arezzo curata da Vittorio Sgarbi.[5][6] Nel 2006 il Ministero degli Affari Esteri promosse una sua esposizione itinerante presso gli Istituti Italiani di Cultura in Germania ad Amburgo, Wolfsburg, Berlino e alla Kunsthalle di Norimberga.[7][8] Le esposizioni tedesche, dal titolo Neverland, furono accompagnate da un catalogo stampato da Gangemi Editore.[9] Utilizza nuovi materiali nella scultura contemporanea impiegando resine e gomme industriali.[10][11] A partire dalla stagione televisiva 2004-05 Sansavini collabora con i programmi In famiglia e Piazza Grande, diretti per Rai 2 dal regista Michele Guardì, realizzando varie scenografie tra cui quella dell'oroscopo di Paolo Fox.[12][13] Si è occupato di moda e design, fornendo i propri disegni per la realizzazione della collezione di moda Primavera Estate Donna per la Maison Enrico Coveri[14] presentati alla settimana della moda di Milano nel 2008, con gli stessi disegni sono stati realizzati complementi e mobili imbottiti presentati in occasione del Salone del Mobile di Milano nel 2009[15][16][17], nello stesso anno è stato inserito nella mostra celebrativa sul Futurismo "Futurismo nel suo centenario la continuità"[18] realizzata a Cavallino (LE) presso la Galleria del Palazzo Ducale, presentata da Luigi Tallarico, e nella mostra A+B+C/= F Futurismo,[19] presentata da Philippe Daverio. Ha realizzato la XII edizione di Tende al Mare a Cesenatico, manifestazione ideata da Dario Fo.[20] Realizza una scultura pubblica nella città di Alessandria.[21] Nel 2011 la mostra sul futurismo italiano gli dedica una sala al Guangdong Art Museum di Canton ed esposta in precedenza al NAMOC di Pechino[22][23] Ha esposto nei padiglioni regionali Emilia-Romagna e Piemonte della 54 Biennale di Venezia[24] al Museo Santa Giulia di Brescia,[25] alla Fondazione Palmieri[26] a Lecce, al Macro[27] a Santa Rita[28][29] e all'Auditorium Conciliazione[30] a Roma. La ricerca più recente lo ha portato ad indagare sul sociale realizzando la mostra Touroperator[31], un progetto realizzato con il legno degli scafi dei migranti approdati a Lampedusa, esposto ai Musei San Domenico a Forlì, al parlamento Europeo a Bruxelles e presso la sede della Regione Emilia Romagna a Bologna. -
Maristella Angeli - Italia
Maristella Angeli, nata a Foligno, risiede a Macerata MC) dove vive e opera nella sua abitazione. Si definisce un’artista creativa, che elabora tematiche attuali, utilizzando varie tecniche pittoriche e grafiche. Attualmente l’artista fa parte della grande comunità mondiale degli Artisti Professionisti IAA/AIAP – Unesco Official Partner, ha aderito al Movimento Internazionale “Cento e più artisti per il Mondo”, è iscritta al movimento letterario artistico internazionale “Immagine & Poesia”e ha collaborato, redigendo interviste e articoli, per il sito DArteMa. Maristella Angeli è anche poetessa e scrittrice. Alcuni suoi dipinti sono stati utilizzati per le copertine dei suoi libri editi e di quelle di altri autori. Componente di giuria, per la sez. Arte, nel Concorso “4° Premio Nazionale Novella Torregiani 2020” Associazione Culturale Euterpe. Nella sua recente raccolta di Haiku “Alla luce della luna” Antipodes Editore, sono inserite dodici sue grafiche. “Dipingere è per me fonte di vita, che esploro, di ricerca introspettiva, di elaborazione comunicativa espressiva su tematiche che sento pulsare in me, in una ricerca continua.” Figlia d’arte, ha sempre avuto la passione per la pittura; possiede una valida formazione artistica, che ha coltivato con applicazione e passione. Per molti anni ha insegnato Educazione Fisica, in seguito, previo Specializzazione Biennale Polivalente, Sostegno agli alunni diversamente abili. Ha numerose esperienze teatrali e ha frequentato per quattro anni la Scuola di recitazione Sangallo, Tolentino(MC), per due anni un Corso di Formazione Professionale per animatore attore teatrale e sociale, inoltre ha seguito numerosi seminari di approfondimento. La sua esperienza, è stata di grande importanza per la sua formazione e per la personale espressione artistica. -
Aissa Christophe Agostini - Marocco
Nato a Bruxelles nel 1972, Christophe Agostini aka Aïssa ha lavorato più di 15 anni nel mondo della finanza in Belgio prima di trasferirsi in Marocco nel 2009. Si è poi trasferito a Marrakech per fondare un’azienda di progettazione e realizzazione di giardini con l'aiuto di paesaggisti talentuosi. Finisce per disegnare lui stesso gli schizzi. Nel 2015 incontra un maestro sufi sulle montagne di Souss e la sua vita passerà quindi alla spiritualità. Questo è l'inizio di una ricerca iniziatica che lo porterà a incontrare grandi santi e guaritori in Marocco e in India. Nel 2017, ha iniziato a dipingere a Marrakech nel suo ufficio trasformato in un laboratorio. Tocca tutto: acrilico, olio, pastello o carboncino su supporti diversi come tela o carta. Egli modella anche l'argilla ... Per 3 anni e mezzo ha dipinto più di 600 opere. Vende anche i suoi lavori a clienti a Londra, Parigi, Roma o Casablanca e nel 2018, BNP Paribas ha ordinato un dipinto che ha eseguito a Parigi. Nel 2018, mette in pratica le iniziazioni ricevute dai suoi maestri e crea la sua tecnica di guarigione combinando le tradizioni Sufi e Hindu. Oggi Aïssa vive tra Marrakech, Parigi e Londra traendo ispirazione dall'energia di ciascun luogo in cui risiede. -
Beatriz Basso - Brasile
sono nata a Rio de Janeiro (Brasile) nel 1965. Sono cresciuta in questa città dove ho ricevuto la prima educazione artistica da mia madre, Carla Basso disegnatrice e pittrice. Dopo aver seguito gli studi a Rio de Janeiro conseguendo il diploma in amministrazione aziendale ed analista informatica, nel 1985 ho iniziato a lavorare per molti anni in diverse aziende. Nel 2010 ho preso la grande decisione di seguire il mio desidero più profondo: dedicarmi all'arte. Ho seguito i corsi di Orlando Mollica presso la Scuola d’Arte Parque Laje RJ e dopo allieva di Edgar Fonseca nello “Studio 49” che mi ha fatto scoprire aspetti diversi e per me nuovi della pittura. In seguito ho deciso di trasferirmi a Torino per conoscere meglio le origini torinesi dei miei genitori e per seguire la mia decisione di consacrarmi alla pittura. Nel 2011 mi sono iscritta all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, indirizzo Decorazione dove, conoscendo il professore Massimo Barzagli, ho potuto avvicinarmi alla Scuola del Pacifico e così ho capito che la pittura gestuale è la più vicina alla mia sensibilità. L'aria del mare, le spiagge, le foreste, la luce, i colori e i profumi del Brasile, il mio paese, sono la fonte dell'energia che sento in me quando lavoro. Per questo il gesto è l'ultimo momento di quanto mi smuove. E ogni gesto è come un'onda che refluisce verso il mio mare per tornare al gesto in un movimento continuo. Dal 2015 ho iniziato a frequentare la vita artistica a Rio, attraverso mostre, lezioni ed esperienze vissute con l'artista Edgar Fonseca nel suo atelier residenza artistica dove, grazie all’ incontro con altri artisti brasiliani che partecipano alle sue lezioni, avviene lo scambio di esperienze tramite le lezioni pratiche e la costante discussione sugli argomenti trattati. -
Piero Tartaglia (omaggio all'artista) - Italia
Piero Tartaglia (5 ottobre 1933 Civitavecchia – 1 maggio 2008 Roma), Nel 1951 si avvicina alla corrente avanguardistica “The European Group” di Serge Poliakoff, con Karel Appel, Santomaso, Albert Bitram, Lucembert, Pierre Alechinske, Corneille. Attratto dalle tendenze astratte e informali, matura una ricerca pittorica attraverso i territori che non si pongono in orizzontale, ma si sviluppano in apparizioni verticali, secondo una legge di gravità dove non è necessario saggiare la statica delle masse e dei volumi, ma semmai sfruttare al massimo la capacità di associazione e di eclettismo dei materiali. E nel suo caso, anche se i materiali sono materie pesanti, Tartaglia con leggerezza pragmatica usa questo patchwork di colori e segni liberandosi visibilmente del problema della com-mittenza ideologica. Spatole e pennelli trasmettono inquietanti “segnali d’occupazione” su ineludibili forme che si addensano e si frantumano nello spazio tridimensionale su cui l’immagine dipana e dispone il suo percorso. È que-sto l’ingombro minimo del diaframma tra l’idea e la sua realizzazione; è uno spessore minimo che permette una contrazione tra momento ideativo e momento esecutivo. Il campo di immagine prodotto ci riporta al senso morale, etico (non c’è dramma intorno alla mutazione), è il disgre-gare per poi riedificare. In altri termini, è come sovrapporre un’idea sull’altra, un edificare vero, un’immagine sopra all’altra, l’architettura come neo/oggettistica per mettere fine al turbamento dello “sbarco” della “superarte” sull’architettura dell’impossibilità. Che naturalmente non è personale, ma sociale e storica. Piero Tartaglia usa questa architettura non come denuncia moralistica, ma come capacità lucida dell’utilizzo dell’im-possibilità stessa nello stravolgimento possibile di un linguaggio, dove nulla è impossibile ma tutto diventa oggetto di una messa in immagine. L’Artista prova a contestare la brutalità tridimensionale della vita, e si presenta a Venezia, negli anni 70, in Piazza San Marco, con una carcassa d’auto crivellata di colpi. È una scultura/provocazione/architettura in contrapposizio-ne alla Biennale d’Arte. Il Movimento Moderno lo costringe ad interrogarsi in maniera deviante sul suo ruolo di arti-sta, sulla sua capacità di incidere sulla realtà. Il primo punto di partenza di Piero Tartaglia è finalizzare i suoi progetti allo “sguardo”. Progetti che non sono sem-plici passaggi, ma punti di sosta, di sospensione, “trappole” delle visioni, capaci di suscitare estasi e piacere. Quindi il “disgregazionismo” è una creatura architettonica di Piero Tartaglia; è lui il fondatore e caposcuola riconosciuto dalla critica mondiale che si assume la responsabilità della riedificazione dei valori costruiti e da costruire. Per concludere, le opere del Maestro segnano in qualche modo il “punto dell’impossibilità” a costruire il limite di questa impossibilità. Ed ecco perché può esserci un nuovo interesse a partire da lavori come il suo, collocati sul con-fine dell’impossibilità, della rinuncia al progetto materiale. La sua architettura ha questa capacità di riproporre l’im-magine improvvisa, come svelamento, come apparizione. Apparizione di un linguaggio visivo che usa le convenzioni del colore per dare verticalità a strutture architettoniche imbevute di equilibrio tra naturale e artificiale, tra Natura e Linguaggio, tra sovrastruttura e Storia. Cose che tutti gli architetti dovrebbero portare dentro di sé. -
Mary Dutra - Brasile
Nel suo lavoro astratto, Mary Dutra usa l'assorbimento della luce in ritmi e gradazioni che, per mancanza di tempo, raggiungono risultati in cui la sperimentazione supera la paura e l'erroneità, trovando la soluzione e la concettualizzazione visiva. Il suo background artistico comprende 2 mostre a New York e 3 a Rio de Janeiro, 17 anni di pittura, numerosi corsi d'arte a Rio e Firenze e un vasto background di viaggi e riferimenti visivi. -
Roberto Gallaccio - Italia
Inizia a scrivere nel 1979, arrivando, nel 2009, ha pubblicato il mio primo libro, “Polvere alla polvere”, seguito poi da “La bibbia mia -Testamento unico”. Continua con nuove esperienze a dipingere nel 1995 ispirandomi al pittore Ligabue, partecipando con soddisfazione a diverse mostre. Si dedica alla scultura nel 2004 con la creta, passando poi con la pietra da autodidatta, e poi al legno, al mosaico e altre tecniche -
Daniela Belotti - Italia
Nasco nella barocca Lecce ed è Roma la città dove vivo da sempre. Nel corso del tempo, alterno la mia passione pittorica - praticata inizialmente in modo autodidatta, poi frequentando la Scuola di Arti ornamentali S. Giacomo a Roma ed infine, dal 2005, il laboratorio artistico di Umbra Perchiazzi presso la Sede Nazionale Antroposofica di via Saliceti - a vari percorsi di studio, lavoro e impegno nel collettivo. Conclusi gli studi universitari in materie di indirizzo politico e sociale, lavoro in una grande azienda di servizi, nella quale, per oltre venti anni, sono impegnata sul tema della parità di genere, e così nelle istituzioni locali e nel sindacato. Al tema, dedico il mio libro “Tra lavoro e famiglia” (Cafi ed. 2002), una guida per le giovani generazioni sul tema della genitorialità, dove sintetizzo le esperienze maturate sul campo della partecipazione attiva. Nel mio percorso di vita “esteriore” coltivo inoltre con passione materie come la comunicazione (dal 2005 sono giornalista pubblicista), la formazione e la progettazione di interventi finanziati da fondi nazionali ed europei. A quarantanove anni, finalmente, tutto viene a sintesi “interiore” nell’incontro con l’Antroposofia. Da allora seguo con convinzione gli insegnamenti del suo fondatore Rudolf Steiner ed intraprendo lo studio della tecnica del colore dedicandomi con continuità alla pittura ad acquerello, approfondendo il tema della biografia karmica, partecipando a laboratori, iniziative culturali e numerose mostre, ed organizzando io stessa gruppi di studio e di pittura per grandi e piccini. Il colore riempie la mia anima e dà vita a paesaggi, personaggi, piante, animali ed esseri soprannaturali che mi raccontano … (dal blog D.Belotti Pittura dell’anima) -
Carmine Lengua - Italia
Ero bambino! Scolpivo prima di parlare. Continuavo a scolpire con la scure e coltellino, nel mio giardino qua e là. Figlio di ortolani e quindi vivevo prevalentemente in campagna. Innamorato del centimolo di catose in un pozzo grande, dove spesso coraggiosamente scendevo giù con la catena di catose dove scorgevo le vivi sorgenti d’acqua, poggiando i piedi nudi sul letto fondo del pozzo ove provavo forti emozioni. Ho frequentato le scuole elementari, le medie, liceo artistico a vent’anni Nudo Paesaggio all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dove ho acquisito esperienza di disegno e modellato. A 17 anni imparai a dipingere olio su tela. A 27 anni il matrimonio in pari data ho creato una tipografia senza essere tipografo, che ho gestito per 30 anni, dove ho acquisito esperienza culturale ed artistica in special modo nella xilografia su tavola. Durante la conduzione dell’azienda riuscivo a trovare il tempo per dipingere e disegnare fino al 1997. Mi liberai della tipografia donandola ai miei 2figli che tutt’ora proseguono con innovazione. Nel 1985 iniziavo la scultura in pietra, marmo, legno e bronzo avendo molto spazio a disposizione. Molto legato ai sani valori. Già negli anni settanta partecipavo a mostre nazionali ed internazionali. Ho vissuto i vari percorsi d’epoca: Iperrealismo, Arte Mediana scoperta dal Prof. Gabriele Perretta nel mio studio, Esoterismo degli anni ottanta che si rivelò in Italia per un decennio. La transavanguardia prima che fosse promulgata da A. B. Oliva, io già la producevo, come al solito rimango fuori dal sistema. Sono molto contento del mio lavoro in quanto vivo in perfetta sintonia con me stesso. -
Simone Schiavo "Labrum" - Italia
Sin dall'infanzia mi piaceva disegnare,pasticciare con la plastilina,con il passare del tempo, il senso di appagamento che provavo nell'esprimere con i colori i miei stati emozionali si è tramutata in una passione sempre più forte.Fu cosi che mentre ero in Portogallo per lavoro iniziai a trascorrere parte del mio tempo a disegnare figure geometriche. Dopo essere tornato in Italia,a Biella, la mia città attuale,iniziai ad incentivare in modo significativo questo mio orientamento artistico ed ha contribuito anche il percorso olistico con l'Accademia, intrapreso nel frattempo. Il vero appagamento nel dipingere é iniziato quando sono passato ai colori ad olio,i miei dipinti sono raccolti nella mia galleria online visibile sul profilo instagram; Labrum -
Julito Confinado - Argentina
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Enzo Tardia - Italia
è nato a Trapani nel 1960, città in cui vive e lavora. E’ d’obbligo menzionare, al fine di individuare l’incipit dell’attività di Enzo Tardia, il maestro, amico e cugino Lino Tardia nello studio del quale sin dall’adolescenza Enzo scopre gli “odori, i materiali ed i segreti del dipingere”. La vicinanza con Lino gli ha permesso di discutere e riflettere sui molteplici aspetti dell’arte e sui suoi variegati linguaggi. Un posto a parte nella formazione di Enzo oltre Lino Tardia, meritano i maestri Ugo Attardi e Turi Sottile la cui conoscenza e frequentazione hanno dato forte stimolo alla ricerca dell’ego icastico del pittore trapanese. Fondamentale anche il contributo “dell’intellettuale, poeta, acuto critico e uomo di “scienza” come ama definirlo Enzo, Aldo Gerbino che dal Novanta ad oggi lo segue nella sua attività; la sua amicizia e i ricorrenti incontri sono un indiscusso stimolo alla sua crescita di uomo e di artista. I contatti con i critici Franco Grasso, Dario Micacchi, Renzo Bretoni, Anna Maria Ruta, Renato Civello, Aldo Gerbino, Lucio Zinna, Marisa Buscemi, Marco Goldin, Alessandra Infranca, Andrea Romoli Barberini, Giorgio Celli, Vittorio Spampinato, Domenico Scardino, Franco Campegiani, Tommaso Romano, unitamente a quelle con artisti come Giuseppe Migneco, Ugo Attardi, Lino Tardia, Ibraym Kodra, Franco Mulas, Ennio Calabria, Turi Sottile, Salvatore Provino, Pippo Gambino, Attilio Forgiali, Andrea Attardi, Claudio Abate, Alfio Monelli,, ed altri, lo hanno reso particolarmente impegnato ed attento nello sviluppo della sua ricerca culturale ed artistica. Già a partire dal 1978, appena diciottenne, Enzo Tardia collabora e partecipa a numerose rassegne artistiche nel territorio siciliano. Sue personali si sono tenute nelle principali città italiane: Palermo, Messina, Sciacca, Catania, Capo d’Orlando, Forlì, Velletri, Vercelli, Latina, Piombino, Carrara, Reggio Emilia, Padova, Bologna, Roma, Venezia. Importanti tra le altre, le personali tenute nella storica Galleria d’Arte “Il Traghetto” di Venezia nel 1991, a Palazzo Steri di Palermo nel 1999, al Museo delle Generazioni Italiane del ‘900 G. Bargellini di Pieve di Cento, Bologna nel 2004, al Museo Ca La Ghironda di Bologna nel 2010, alla Galleria della Tartaruga di Roma nel 2013, alla Manni Art Gallery di Lido di Venezia nel 2014, alla Galleria Elle Arte di Palermo nel 2015, Palazzo Meeting Art nel 2015, Spazio Onofri 57, Repubblica di San Marino, 2017, Catania Art Gallery, 2018 -
Beppe Francesconi - Italia
Beppe Francesconi è nato a Marina di Massa, il 15 aprile 1961, dove vive e lavora. L’arte di Beppe Francesconi si caratterizza per una notevole accentuazione dei motivi fantastici, una visione che rispecchia i territori del sogno, con una creatività fuori dagli schemi ordinari. La sua pittura trova nei colori azzurri e rossi, solari, i temi più congeniali, alternati a dei suggestivi notturni, dove un cielo pieno di stelle diventa fondale ideale per magiche apparizioni e misteriose evocazioni. Ha esposto in numerose gallerie su tutto il territorio italiano. -
Renzo Verdone (omaggio all'artista) - Italia
Nato a Roma, giovanissimo lascia l’Italia e matura la sua preparazione artistica a stretto contatto con i gruppi sperimenta- li delle Gewerbeschuie di Berna e di Zurigo, ove compie accurati studi di ricerca figurativa, scultura e nudo. Perviene ad un grado di sintesi in cui tensione spirituale e situazione umana si contrappongono dinamicamente in una visione che presenta palpiti di tenera umanità e sensazioni di raffinato ed impietoso verismo. Tornato in Italia, consegue il diploma all’Accademia di Belle Arti. Inizia una intensa attività artistica, frequentando l’ambiente culturale della Capitale. Presenta opere che affrontano il tema della condizione umana e i problemi politico-sociali del momento. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. I numerosi premi e riconoscimenti conseguiti, testimoniano la validità ed il continuo rinnovarsi dell’uomo e dell’artista. -
Karen Thomas - Germania
Nata a Berlino, si è laureata in Letteratura e Filosofia all'Università di Kiel, ha studiato anche a Góttingen e a Parigi. Ha svolto la sua attività artistica e di insegnamento a Parigi, Kiel, Lubecca e Amburgo. Ha insegnato Pittura e Storia dell'Arte presso la Hamburger Kunsthalle, Museo dell'Arte Moderna di Amburgo. Soggiorni di studio a New York, Roma e Los Angeles. Numerose esposizioni personali e collettive in Germania, Italia, America e Cina. Partecipazione alla Collettiva Tedesco-Sudamericana nel Hamburger Kunstverein "Urbanes Leben - der andere Blick" (Vita Urbana - Nuova visione). Dagli anni ottanta esegue un intenso lavoro per la trasposizione di impressioni di città, paesaggi e figure. E' tra gli esponenti della nuova corrente neo-espressionista data la sua formazione artistica. Dal 2000 si dedica alle ricerche sull'astrattismo tra forma e colore. La rappresentazione della "Genesi" segna da più di sei anni il suo percorso pittorico. Dalla ricerca del "fascino della luce" nasce un altro percorso pittorico che parte dalla creazione divina e attraversa il tema dei diversi fenomeni di luce, come la luce mediterranea e quella notturna. Nel 2007 realizza la mostra "Il fascino della luce" al Museo Nazionale di Castel S. Angelo a Roma e viene invitata dalla TV tedesca e dalla rete satellitare Sky per parlare sul tema del compito etico dell'artista contemporaneo. Nel 2011 partecipa al progetto Oman, storia e cultura di un paese come direttore artistico. Negli ultimi anni segue un percorso artistico segnato dalla matericità e plasticità, dedicato al mondo della musica e ai suoi grandi interpreti, come Bach, Beethoven, Mozart e Verdi. Dal Premio della Pace dell'Unesco del 1997 "Womens creators of the two seas, the Balkan and the Mediterranien Sea" fino alla Personale del 2015, Forte di Fortezza in Alto Adige: "I Colori della Luce - Colori della Pace", curata dallo storico dell'arte Claudio Strinati, la pittrice Karen THOMAS segue un percorso artistico, intelletuale ed emotivo che la porta all'elaborizione di un nuovo "Manifesto del Ruolo Etico dell'Artista", di cui diviene prima firmataria. -
Maurizio Rapiti - Italia
Nato a Sansepolcro nel 1985, Maurizio Rapiti si forma artisticamente presso lo studio del padre Giovanni, copista d’eccellenza, specializzato in falsi d’autore. Verosimilmente ispirato alle creazioni artistiche del padre, orientate in primis ai seicenteschi, Maurizio ne seguirà le orme improntando l’attività di formazione sulla scia dei maestri classici e moderni. Mostrando da subito un eclettismo caratterizzato dalla varietà delle diverse opzioni figurative, tese sul filo di un’interrotta ricerca di un proprio linguaggio, passerà allo sperimentalismo delle tecniche, dal decollage ai pastelli ad olio fino all’impiego di tecniche miste che prevedono anche inserzioni di cornice all’interno dell’opera stessa. Virtuoso per natura, abile prodigio di perizia e competenza tecnico formale, il Nostro guarda al Romanticismo, strizza l’occhio al Surrealismo ed è malinconicamente attratto dalla magia Simbolista e Preraffaellita. La sua attività pittorica recente lo vede alle prese con la rivisitazione di capolavori del passato, contemporaneizzati con genio, maestria e rara vena ironica. © Copyright “ Biografia dell’Artista” Ketty Mencarelli -
Laura Antonietti - Italia
Nata a Lanzo torinese. Vivo e lavoro a Coassolo torinese. il mio sito web: www.lauraantonietti.it. Visitate la mia pagina facebook: Laura Antonietti Atelier Da sempre amante del disegno e della pittura , ho cominciato a disegnare e dipingere come autodidatta, poi ho sentito la necessità di avvicinarmi ad ambienti artistici per confrontarmi e soprattutto per apprendere meglio le tecniche pittoriche da autori diversi. Ho frequentato negli anni '80 il circolo artisti delle Valli di Lanzo, seguendo i corsi di disegno e pittura allora tenuti dalla prof. Antonella Dipiero. Ho frequentato negli anni successivi lo studio del pittore Giovanni Macciotta, imparando la tecnica delle velature nel colore e il gusto della composizione nel disegno. Sono stata anche allieva di Soffiantino e di Campagnoli. Creatrice dei LANTONI: ovvero, dipinti su sfere di plexiglas. E' una nuova espressione figurativa, forgiata in una forma artistica di materiale plastico semisferico soffiata in due parti poi unite insieme se sferiche; se invece sono mantenute semisferiche possono essere fissate su di un supporto plastico ed essere appesi al muro come quadri. Il marchio lantoni è stato registrato all'Ufficio Brevetti di Torino nell'anno 1996. Con questa novità sono approdata in uno spazio visivo più tridimensionale al fine di condurre la mia pittura su forme artistiche illimitate. -
Giorgio Bertozzi - Italia
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Daniela Bellofiore - Italia
Mi chiamo Daniela Bellofiore, sono nata a Siracusa, ho 52 anni e cammino nel mondo in punta di piedi pensando che la vita sia meravigliosa. Ho vissuto per 14 anni in una campagna isolata, insieme alla mia famiglia. Sono convinta che lì si sia sviluppata la mia creatività. Trasformavo infatti tutto ciò che trovavo in giocattoli creati da me e crescendo ho continuato, trasformando le cose in apparenza inutili in cose funzionali per la mia quotidianità. Dopo aver studiato pianoforte per tanti anni e mentre “rischiavo” una carriera musicale come cantautrice fino ad arrivare a un passo da Sanremo, la vittoria di un concorso magistrale mi ha portato a Roma, dove ho cominciato ad insegnare e ad indirizzare la mia creatività verso altre attività come la Lavorazione della Cera, con produzione di candele artistiche, e il Bricolage-Art, recuperando così la mia forma di espressione originaria. Nel poter trasformare le cose e non buttarle via, nel sentire l'anima negli oggetti e godere del vederli rinascere sotto un'altra veste, le mie trasformazioni hanno iniziato ad assumere una forma artistica. Mi sono resa conto che fissare su una tela, o una base qualsiasi, un oggetto su cui qualcun altro ha proiettato le sue emozioni, toccandolo, vivendolo e sentendolo, possa fissare nel tempo la "storia non raccontata" e dare all'oggetto una nuova vita. In questa visione, la mia arte rappresenta un incontro, una condivisione, uno scambio di emozioni e di vite che i materiali raccontano. Nel 2004 ho realizzato il mio primo quadro: un sole con le mani di Dio che muove gli esseri umani come fossero marionette sul palcoscenico della vita. L'arte mi ha aiutata ad affrontare situazioni difficili e tutto ciò che creo sono dei veri e propri travagli e parti emotivi. Utilizzo l'opera come un processo terapeutico e mi piace l'idea di poterla definire un “setting artistico”. Negli ultimi anni ho iniziato a condividere questa passione per l'arte con i miei alunni perché ritengo che attraverso queste attività i bambini riescano a pensarsi in un modo diverso e si rendano conto che possono dare un loro contributo originale all'attività oggi scolastica, domani socio-relazionale. Nell'ultimo periodo mi sto dedicando alla Fotografia Volumizzata, una forma espressiva originale che rappresenta il compendio della mia arte. Frammento una foto piana in più ritagli, come fossero parti di me. La ricompongo, reintegrandola e valorizzandola sotto altra forma, con la consapevolezza dell'unicità. Attraverso intagli, incisioni, riempimenti e rivestimenti di materiale da recupero, lavoro infatti sui miei scatti fotografici, frammentati e ricomposti, creando volumetrie inusuali. Ecco perché mi definisco "materiatrice”: perché lavoro su e con tutto ciò che trovo, senza distinzioni di materie o materiali. Disegno con gli oggetti racontando il nostro tempo, perché a mio avviso davvero tutto ha un potenziale artistico e può comunicare bellezza e amore universale. -
Calogero Carbone (Kalòs) - Italia
La mia produzione artistica si ispira ai due principali temi di ricerca che in questi anni (in particolare dal 2004 a oggi) ho sviluppato: • Pareidolia • Riflessione. La parola “riflessione” ha molteplici significati: in geometria, informatica, computer grafica, fisica, filosofia (secondo gli aristotelici, si ha quando l'intelletto non solo conosce ma è consapevole, sa di conoscere). La pareidolia è l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili. Questi due argomenti, inizialmente slegati tra di loro, ora mi appaiono come due facce della stessa medaglia. Questo soprattutto dopo alcune letture sulle ultime teorie della fisica quantistica che, pur lasciandomi perplesso dal punto di vista scientifico, mi intrigano dal punto di vista filosofico e artistico. Le teorie degli infiniti universi (Multiverso) e dell'Universo-ologramma permettono di spiegare molti aspetti della fisica finora ritenuti inconciliabili, ma ci pongono altri interrogativi. Viviamo in una realtà virtuale? Ciò che percepiamo attraverso i nostri sensi è tutto ciò che esiste? E' ben strano che attraverso i nostri occhi vediamo la realtà materiale che ci circonda tranne quella relativa a noi stessi. Infatti, se son esistessero superfici riflettenti o di riproduzione fotografica, non potremmo sapere che aspetto abbiamo: di noi possiamo vedere solo un'immagine riflessa o riprodotta, mai diretta. Lo stesso termine, riflessione, lo usiamo in senso introspettivo: mediante essa l'uomo indaga se stesso. Da queste considerazioni scaturisce l'idea realizzativa dell'opera e, spesso, l'utilizzo dei materiali impiegati: frammenti di specchi che rimandano l'immagine di chi osserva e scarti della nostra “civiltà dei consumi”. Essi formano figure che, inizialmente nate dal caso, diventano via via elementi antropomorfi più o meno palesi o immagini illusorie, pareidoliche appunto, di un mondo che percepiamo in modo certamente incompleto e, probabilmente, irreale. Questo concetto mi ha permesso, quindi, di superare la barriera ideologica tra astratto e figurativo. L’opera nasce astratta e solo successivamente può assumere forme più o meno percepite come ectoplasmi di immagini di una realtà che è nella mente di chi osserva al pari di chi la propone. -
Luciana Bertorelli - Italia
è nata a Bedonia (Parma ). A Genova si diploma al Liceo Artistico ” N.Barabino “: è allieva del pittore Nobile e dello scultore Barbieri. Frequenta i corsi di pittura all’Accademia Ligustica di Belle Arti. Apre il primo studio a Genova, in via S.Luca nel 1971. Dipinge da sempre, prediligendo una tecnica fortemente materica attraverso l’assemblaggio di vari materiali che l’avvicinano naturalmente alla scultura. Ad Albissola Marina negli anni ’90 si accosta al mondo della ceramica che approfondisce con Garbarino e Cimatti . Dal 2007 ha operato presso PiralArte con lo scultore ceramista Ylli Plaka . Predilige le terrecotte e le terre refrattarie, trattate con smalti, ossidi od engobbi: sculture a tutto tondo, piatti, anche di grandi dimensioni, lastre che lacera con veri e propri tagli in una ricerca continua di equilibrio ed armonia con se stessa e col mondo esterno. Alterna la tecnica Raku che le ispira forti sensazioni legate alla terra , al fuoco ed all’acqua che sente di vitale appartenenza per la sua arte, legata in modo viscerale alla sua terra natale aspra e calorosa, vitale e sanguigna. Presso il suo studio, SPAZIOGAIA, già in via Collodi in Savona, attualmente in via Briano 2, Valleggia ( Savona), è stata animatrice di ARTE E SOCIETA’, incontri tra chi ama l’arte ed alcuni artisti contemporanei (arti visive, musica, poesia) per approfondire i legami tra il vivere oggi e l’espressione artistica in continua evoluzione, tra la tecnologia che avanza e l’aspirazione eterna alla bellezza. E’ presente in numerose pubblicazioni e cataloghi d’arte dal 1971 ad oggi, tra cui: “Pittori e scultori italiani del 900” ed.Il Quadrato, 1989; “ Italiani, selezione d’Arte contemporanea ”, a cura di Vittorio Sgarbi, EA editore 2016; Catalogo dell’Arte moderna n° 49, editoriale Giorgio Mondadori; Catalogo Sartori d’Arte moderna e contemporanea a cura di Arianna Sartori, 2014, 2017 e 2019 ; “Analisi critica: Dalla tradizione classica al fascino dell’avanguardia “, a cura di Giorgio Falossi, ed.Il Quadrato 2013; ArtParis 2013, a cura di Mario Guderzo, editoriale Giorgio Mondadori; Dizionario degli Artisti Liguri, a cura di Germano Beringheli-De Ferrari edizioni, 2010 e 2012, 2015, 2019 ; Catalogo degli Scultori Italiani, editoriale Giorgio Mondadori 2009 e 2010; Arte Padova 2011….Arte Genova 2012 e 2013 ecc. Le sue opere sono in numerose collezioni pubbliche e private. Mostre in Italia, in Francia, in Grecia, in Turchia, in Germania, negli USA. -
Lucia Fontana - Italia
Diplomata nel 2002 al liceo artistico Medardo Rosso a Lecco e nel 2007 ha ottenuto il diploma in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Durante gli studi ha iniziato a maturare interesse per il mondo del teatro e ha collaborato con alcune compagnie e laboratori teatrali negli allestimenti scenografici e nella ricerca dei costumi. Dopo il diploma ha frequentato il corso di parrucchiere teatrale presso la Fondazione Accademia di Arti e Mestieri dello spettacolo del Teatro la Scala di Milano, dove il progetto di costruzione di parrucche e accessori di scena, è stato affiancato a uno stage pratico, direttamente dietro le quinte degli spettacoli della Traviata e dello Schiaccianoci. Dopo gli studi ha lavorato come arredatrice d’interni e a diversi progetti grafici, come volantini, brochure e allestimenti di ambienti. Parallelamente ha approfondito la mia formazione artistica grazie a corsi di fotografia digitale e pittura. Nel 2017 ha iniziato a lavorare più concretamente al suo percorso pittorico personale. Gli acquerelli sono da sempre la sua tecnica preferita e li utilizza insieme con altri strumenti pittorici, soprattutto tempera e inchiostro per realizzare ritratti su commissione. Il mondo della fiaba e del teatro si unisce al disegno per trasportare il protagonista nella sua storia preferita e trasformarlo nel personaggio che meglio rappresenta la sua personalità. -
Claudio Giulianelli - Italia
Claudio Giulianelli nasce a Roma nel 1956, frequenta un istituto ad indirizzo chimico, ma la sua forte passione per l'arte (in particolare per quella antica) lo porta ad approfondire la tecnica e lo studio della pittura tramite un'attenta osservazione delle opere dei Maestri unitamente alla lettura di testi di tecnica pittorica. I libri su Caravaggio e quelli sui fiamminghi sono i suoi compagni di viaggio quotidiani. L'incontro con pittori quali Delfo Previtali e Guido Razzi hanno ulteriormente affinato il suo modo di dipingere. Nel tempo ha girato mezza Europa per vedere da vicino i quadri dei Grandi Maestri coltivando quelle sensazioni che quei capolavori lasciavano in lui. Nel 1992 si trasferisce a Corchiano , un paesino dalle antichissime origini etrusche ove vive e lavora in via Contrada Fratta snc 01030 Corchiano Vt. Insieme ad altri pittori ha fondato l'Associazione Mega Art che raggruppa i più interessanti artisti che operano nel web il cui sito è www.megaart.it . -
Gene Pompa - Italia
I suoi esordi come pittore hanno inizio da ragazzo, prendendo confidenza con le tecniche artistiche copiando le opere dei grandi Maestri del passato. Dagli anni ’80 intraprende a tempo pieno la professione, alternando opere surreali ad opere squisitamente paesaggistiche. Il “marchio” che rende la pittura di Gene Pompa immediatamente riconoscibile è di certo la sua tecnica a rilievo: grazie al consapevole utilizzo di spatola e pannello realizza ad olio dipinti tridimensionali. «Confesso che sin dalle prime volte che esposi le mie opere, incontrai immediatamente una felice e meravigliata accoglienza da parte del pubblico e, successivamente, da parte della critica che mi ha incoraggiato a proseguire la ricerca e ad affinare la tecnica esecutiva che, con il tempo, mi ha portato ad ottenere numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali.» Una svolta importante nella sua carriera artistica è l’apertura nel 1998 del suo Atelier “AArt’è Gene”, a Roma in Via Bellinzona. Considerando il crescente apprezzamento del pubblico apre una Galleria nel centro storico a Spoleto. A tutt’oggi può considerarsi un’artista consolidato, ha partecipato ad oltre cento Personali e seicento Rassegne d’arte, Nazionali ed Internazionali, nonché ha esposto in prestigiose gallerie pubbliche e private. Il 2013 lo vede protagonista della pubblicazione della sua Monografia, edita da Giorgio Mondadori e curata dal Prof. Giovanni Faccenda, noto critico che tuttora accompagna il Maestro Gene Pompa nell’organizzazione di importanti eventi culturali e nel 2014 con due cataloghi personali con critica del Prof. Vittorio Sgarbi e inoltre nel 2016 servizio su MyArt con critica del Prof. Daniele Radini Tedeschi. dal 2014-15-16 alcune sue opere hanno fatto parte della scenografia del programma GEO RAI3 e dal 2017 è stato selezionato dal Prof. Giammarco Puntelli per la curatella di grandi Mostre Nazionali ed Internazionali di notevole rilevanza artistica. -
Pier Toffoletti - Italia
Pier Toffoletti nasce nel 1957 in provincia di Udine. Nel 1976 si diploma presso il Liceo artistico di Udine. La sua passione per la pittura è molto precoce. Nel 2020 mostra personale a Pisa presso la Chiesa di Santa Maria della Spina, sempre nel 2019 personale al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, nel 2018 personale presso iI Municipio di Stoccarda, 2017 personale alla Chiesa di San Domenico a San Miniato (PI), 2016 Red Dot Miami nel circuito Art Basel, 2015 Palazzo dei Giureconsulti circuito Milano Expo, nel 2013 personale presso la Casa Museo Spazio Tadini a Milano, 2012 ha esposto ad Art Basel Miami, nel 2011 ha esposto alla 54a Biennale di Venezia e personale al Palazzo Molino Stucky a Venezia Ha partecipato al oltre duecento mostre personali e collettive fra le quali nel 2009 alla Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (VE). Nel 2008 mostra personale presso il Museo Correr di Venezia, al Palazzo Senato a Milano e ad OPEN XI al Lido di Venezia. Nel 2007 ha esposto a Verona al Palazzo della Gran Guardia. Nel 2005 personale presso il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, espone con i giapponesi al Palazzo Scuola Grande San Giovanni Evangelista a Venezia. Nel 2004 espone presso il Consolato Generale d’Italia a Coral Gables e all’Art Center in Lincoln Road a Miami. Nel 2002 espone con i giapponesi al Palazzo Zenobio a Venezia e nel 1999 all’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo. Numerose anche le sue partecipazioni ad importanti Fiere internazionali d’arte, tra cui Madrid e New York, nonché a Yokohama, Las Vegas, Philadelphia, Innsbruck, Strasburgo e sue opere si trovano presso Enti pubblici e collezionisti privati in Austria, Belgio, Croazia, Germania, Giappone, Francia, Lussemburgo, Olanda, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ucraina, Stati Uniti d’America. -
Brigitta Ciampi Karner - Austria
Brigitta Ciampi-Karner nasce nel 1962 nella città austriaca di Baden. Trascorre la sua infanzia e adolescenza nella cittadina di Traiskirchen nella Bassa Austria. Fin dalla scuola elementare sviluppa un forte senso estetico ed un grande interesse per il disegno, la pittura ed i lavori manuali in generale. Presto il cucito creativo occupa molto spazio della sua adolescenza. Nel 1980 si diploma a Vienna in Disegno Tessile presso l’Istituto Tecnico per l’Industria Tessile. All’ età di 18 anni si trasferisce a Roma, per vivere un’esperienza all’estero. Si sposa e segue la famiglia per un periodo piuttosto lungo durante il quale però, continua ad alimentare il suo interesse per diverse forme artistiche soprattutto nell’ambito tessile. Frequenta corsi di pittura su porcellana a 3°fuoco, tecnica che tutt’ora utilizza per trasferire i suoi disegni su oggetti di arredo in porcellana. Dopo aver frequentato la scuola di Arti e Mestieri S. Giacomo a Roma inizia la sua sperimentazione su tela ed altri supporti con diverse tecniche pittoriche. La sua sensibilità creativa si traduce anche nella collaborazione con vari enti di beneficenza. Crea un grande numero di manifesti e dirige l’organizzazione creativa di importanti manifestazioni. Per un lungo periodo collabora con la Scuola Germanica di Roma organizzando laboratori per bambini ed adolescenti nell’ambito del doposcuola allo scopo di stimolare la creatività e rafforzare l’autostima dei ragazzi. Dal 2012 espone le sue opere in importanti spazi pubblici e privati italiani ed esteri ed in saloni di rilevanza nazionale. -
Emilio Crotti - Italia
Nasce nel 1943 a Luzzara nell'Emilia e fin da giovanissimo si dedica all'arte Si iscrive all'Accademia Ligustica di Belle Arti, dove inizia ad elaborare uno stile altamente personale ed attuale: le sue opere istintivamente figurative si caratterizzano per un uso intenso ed attentissimo dei colori e dei soggetti chiamati a raccontare il mondo fantastico immaginato dal pittore. Dopo il periodo delle scenografie oniriche dipinte tra gli anni Ottanta e Novanta, Emilio Crotti giunge al suo nuovo inconfondibile stile, caratterizzato dalla frammentazione materica e cromatica della superficie del quadro, scomposta in una miriade di piccoli tasselli, ognuno dei quali ha un suo proprio colore e una sua forma geometrica, diversa da quella di qualunque altro. Nelle superfici dipinte la materia cromatica si frantuma come per un'interna forza centrifuga e nell'illusorio sgretolamento formale in realtà moltiplica l'immagine, in una logica di bordature e contorni definiti, che trovano la loro sintesi nell'armoniosa complessità dell'opera. La scomposizione delle rappresentazioni in frastagliati tasselli materici crea un'irripetibile eclettismo nella visione degli oggetti. Essi sono percepibili a distanza ravvicinata come insieme scomposto in astratto cromatismo, mentre allontanandosi dalla tela si ricompongono dinamicamente, riassemblandosi in equilibrio figurativo. -
Giampiero Malgioglio - Italia
Giampiero Malgioglio nasce a Roma nel ’67. Giovanissimo si dedica al disegno e alla pittura ispirato dalle atmosfere romane e dalla sua zia materna,Rita Zizzo anche lei artista pittrice. Frequenta gli studi di alcuni artisti romani che lo convincono a partecipare alle prime mostre collettive, un dato questo che gli rafforzerà l’impegno per la pittura. Dedica molto tempo alla lettura dei percorsi artistici di artisti come Attardi, Dorazio e,Afro, Arman, Jogai ,Burri, Schifano,Pollok. Quest’ultimo lo influenza particolarmente fino a fargli abbandonare il tratto figurativo alla fine degli anni ’90. Da allora la sua ricerca è incentrata sulle masse materiche e l’armonia del colore..negli anni a venire viene affascinato dal simbolo iconico che unisce allo sport strutturando la sua ricerca attraverso il calcio istallando la maglia del calciatore sulla tela ,maglia che per il tifoso diventa un icona .La sua ricerca continua studiando lo spaziassimo concettuale di Manzoni ,Castellani ,Fontana e Bonalumi ,questo ultimo in particolare lo ossessiona costringendolo a ripercorrere le sue orme. -
Giuseppe Rossi - Italia
Giuseppe Rossi nasce a Roma nel 1958. Ha vissuto per tutta la sua giovinezza a Manziana, dove si affaccia alla pittura da giovanissimo. Precocemente iniziano le prime esperienze espositive, tra la provincia e Roma. Frequenta gli studi di alcuni pittori noti tra cui Pedro Cano, Mario Coppola e Pietro Del Greco. Cresce artisticamente con l’amico Gaetano Vari. A vent’anni, nel 1978, ordina la sua prima personale a Soriano nel Cimino VT, che diventa anche la nuova residenza. Frequenta successivamente, l’Accademia di belle Arti di Viterbo. Nel 2010 fonda il “Dendronaturalismo”. Ha esposto, nel corso della sua carriera, in molte città d’Italia: Roma, Torino, Forlì, Firenze, Arezzo, Spoleto, Carrara, Bologna, Viterbo, S. Benedetto Po Mantova, Padova, Amelia, Bomarzo, Porto Cervo, Arco di Trento, Marina di Pietrasanta, Gualdo Tadino PG, Durazzo (Albania), Miami (USA), Londra, Berlino. Nel 2010 prende il secondo premio al Premio Centro. Nel 2011 partecipa alla Biennale Internazionale di Firenze, dove gli viene tributato un importante riconoscimento, il premio speciale da parte della giuria internazionale. Partecipa alla biennale di Durazzo in Albania, alla 1° Biennale di Roma, poi alla Triennale di Roma con Achille Bonito Oliva. A Spoleto si mette in evidenza col supporto del critico Giammarco Puntelli. Sempre a Spoleto al Festival Art, gli viene riconosciuto un premio importante con Sandro Trotti. E’ invitato a varie e importanti collettive in tutta Italia, partecipa all’Expo di Forlì, Arezzo, Viterbo, Carrara, Padova, Cesena, Spoleto, ecc. a tante collettive dove il nuovo stile inizia ad essere un elemento di riconoscibilità. È poi protagonista all’Affordable Art Faire, al MACRO di Roma, al Museo di Villa Vecchia a Villa Doria Pamphili Roma, è presente allo Euart Spectrum Art Basel Miami USA. Espone con personali in sedi istituzionali come il castello Orsini di Soriano e Bomarzo, al palazzo Chigi Albani di Soriano, al castello di Federico II e nella chiesa monumentale di S. Francesco presso Gualdo Tadino, al museo Colle del Duomo di Viterbo, al castello Ruspoli di Vignanello, a Villa Doria Panphili, al Museo Francesco Gonzaga di Mantova. È presente nei cataloghi e riviste specializzate Mondadori, nella 50° - 53° e 54° edizione del CAM (catalogo dell’Arte Moderna edito Mondadori). Dal 2010 collabora con la Galleria Astrolabio di Roma, dal maggio 2014 con la galleria Orler Style Channel Affordable Art Point, dal 2016 con la Zanini Art Gallery di S. Benedetto Po Mantova, ultimamente collaborazione con la galleria Tartaglia Arte di Roma. -
Dario Brevi - Italia
Dario Brevi nasce a Limbiate (Monza e Brianza) nel 1955. Si diploma al Liceo Artistico di Brera nel 1973 e si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. La sua ricerca artistica comincia negli anni Ottanta, e mentre lui elabora il suo linguaggio neopopular preparando le prime mostre, la città di Milano si trasforma nella capitale della moda, della tivù commerciale e del divertimento notturno. Brevi registra tutto ciò nelle sue opere e traduce quelle immagini di vita vissuta in immagini d’arte. Le sue pittosculture da parete, realizzate in legno truciolare modellato e colorato con toni pieni e accesi, riproducono la voglia d’evasione tipica di quegli anni, il banalizzarsi dell’iconografia, il trionfo di un mondo fatto di simboli e mode, e non più d’idee. Nella sua personale “Viaggio in Italia” alla Galleria Diagramma Luciano Inga/Pin del 1985 a Milano espone navi, aerei e arcobaleni, le cui sagome riprendono le silhouette tipiche e standardizzate della segnaletica che sembrano puntare o perdersi verso orizzonti invisibili e lontani, come in un desiderio collettivizzato dettato dalla pubblicità. Con il suo sguardo ironico, gli oggetti noiosi, usuali o spiacevoli della quotidianità (tazzine di caffè, cabine per la doccia, fabbriche fumose…)esplodono in mille gradazioni e sfumature, acquistando dimensione epica e significante, come si conviene nella tradizione pop e in un consumismo visto quale unica fonte di godimento. Prende parte al movimento artistico “Nuovo Futurismo”, che si forma presso la galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin e che è teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli. Il movimento è caratterizzato per un ritorno deciso al “fare arte”, cioè, in contrasto con le premesse dell’arte concettuale, a una idea dell’arte che punti alla realizzazione di “oggetti artistici” utilizzando particolarmente materiali di derivazione industriale. Nel 1986 è invitato alla mostra “Dopo il concettuale” curata da Luciano Caramel a Palazzo delle Albere di Trento, rivolta ad una ricognizione della situazione emergente della cultura figurativa italiana e formatasi dopo la grande esperienza concettuale che ne ha in parte segnato il linguaggio e il percorso. Successivamente con la galleria Murnik di Milano espone nella mostra “Effetto placebo” presentata anche all’estero. Nasce un periodo di collaborazione con Andrea Murnik che esporrà i suoi lavori in varie occasioni. Si occupano di lui diversi critici, tra loro in particolar modo Renato Barilli che lo invita a varie rassegne in spazi pubblici, tra queste, nel 1991, “Anninovanta” alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Nel 1992 presenta una personale alla galleria Centro Steccata 2 di Milano dove espone la grande opera “Shanghai”, appositamente realizzata, di 700 cm. per 300 cm.. Inizia una collaborazione con la galleria che propone il suo lavoro in differenti spazi in Italia e all’estero, tra questi la galleria Levy di Amburgo. E’ del 1995 la realizzazione del nuovo packaging per Ballantine’s Finest scotch wkisky. Perfetto esempio di integrazione tra il mondo dell’arte e quello della comunicazione. La confezione regalo, prodotta in metallo, viene realizzata in 1.500.000 esemplari. Per l’occasione vengono realizzate delle serigrafie ed un volume che presenta il progetto. Si avvale della collaborazione dell’azienda Novamosaici f.lli Toniutti di Bollate per la realizzazione in mosaico di alcuni oggetti di uso comune (specchi, tavoli, piastrelle ecc…) e di grandi sculture tra cui “Splash”, nel 2005, mosaico in ceramiche colorate su una autovettura Fiat 500. L’opera viene presentata in anteprima nel 2005 al CERSAIE di Bologna dove Brevi progetta anche lo stand per l’azienda Aquae Musivae e successivamente al Miart di Milano. Nel 2006 per il World Museum Swatch crea “Una persona di polso” multiplo realizzato in medium density e dipinto a mano che rende ogni esemplare diverso dall’altro. Il lavoro di Brevi ben si coniuga con lo spirito Swatch poiché esprime attraverso l’uso del colore, la gioia, la speranza e l’amore per il gioco come parte integrante della vita. La piccola scultura, una mano al cui interno nel vuoto si legge il profilo di un volto, viene presentata accompagnata da un orologio Swatch modello dell’ultima collezione. La capacità espressiva e la sua originalità di linguaggio gli permettono di realizzare numerosi ritratti, grazie ai quali viene invitato ad esporre a grandi rassegne a tema quali “Mai dire Mao” , Mercante in Fiera di Parma, “ Marilyn Monroe – arte della bellezza” , Villa Ponti ad Arona, “Marilyn Monroe 1962-2012. L’Arte e il mito” Palazzo Albertini di Forlì, “Norma Jane detta Marilyn Monroe” Contemporary Arte Pancaldi a Roma e, nel 2015, “ Marilyn per sempre” Galleria Globart ad Acqui Terme. Nel corso degli anni nascono collaborazioni diverse con esponenti del mondo culturale sia artistico che musicale. Il suo interesse per la musica gli permette di incontrare vari musicisti e con alcuni nasce una profonda conoscenza e amicizia. Non è raro assistere a performances musicali durante le inaugurazioni delle sue mostre personali. Nel 2008 l’incontro con Sergio Sgrilli che, con Francesco Gattuso, lo coinvolge nel progetto di uno spettacolo con esposizione di opere nel foyer del Teatro dell’Arte Palazzo della Triennale di Milano Nel 2009 presenta a Step 09 presso East End Studios di Milano con il musicista Franco Mussida l’installazione “Ad hoc”; la voce e la chitarra di Franco Mussida creano una atmosfera evocativa ed intensa mentre Dario Brevi, a terra, compone una lunga scia di frammenti colorati, disposti in caotico ordine a creare un percorso di luce e colore. Ai pezzi inizialmente informi si sostituiscono nella parte finale delle farfalle che invadono lo spazio circostante e si diffondono tra gli spettatori. Nello stesso anno il percussionista Tullio de Piscopo all’ inaugurazione della mostra “Recent works” presso la Galleria Il Castello di Milano tiene un concerto con l’hang drum. E’ del 2010 la realizzazione della sua prima grande scultura in acciaio corten smaltato in collaborazione con l’officina F.lli Bogani di Limbiate. L’opera “ Farfalle” di 200 cm. per 400 cm. circa viene installata in Piazza della Repubblica di Limbiate . Nel 2010 realizza l’opera “Stars” che viene consegnata, quale trofeo, al festival del cortometraggio “I’ve Seen Films” di Milano fondato da Rutger Hauer a Palazzo Reale di Milano. Lo stesso Hauer lo vuole per la realizzazione di due trofei anche per l’edizione 2011. Le opere vengono consegnate al Museo del Novecento e all’auditorium Gaber del Grattacielo Pirelli a Milano. Renato Barilli in occasione delle celebrazioni per il centenario del Primo Manifesto Futurista ripropone il lavoro del gruppo dei Nuovi Futuristi. Così durante il Convegno Internazionale a Palazzo Reale di Milano sul Futurismo nelle Avanguardie presenta il “Nuovo Futurismo” come naturale continuazione dell’eredità di Balla e Depero e ne presenta i lavori in varie occasioni. Nel 2010 le mostre a Palazzo Bandera di Busto Arsizio e a Palazzo Guidobono di Tortona. Da novembre del 2011 a febbraio del 2012 i “Nuovi Futuristi” espongono i propri lavori al Mart Casa d’ Arte Futurista Depero di Rovereto. Insieme a Renato Barilli cura la mostra la direttrice del museo Nicoletta Boschiero. Nelle sale del museo le opere del gruppo entrano in dialogo con i loro maestri, creando nuove e sorprendenti relazioni. Nell’estate del 2012 viene allestita, sempre a cura di Renato Barilli, la mostra “Nuovo Futurismo – Ridisegnare la città” allo Spazio Oberdan di Milano. In questo caso, sempre a sottolineare la continuità dai Maestri Futuristi, vengono esposte opere di Giacomo Balla e di Fortunato Depero, e anche oggetti di design di Ettore Sottssas Jr. e Alessandro Mendini. In occasione del semestre di Presidenza Italiana del Parlamento Europeo nel 2014 viene invitato ad esporre a Bruxelles presso l’EESC Jacques Delors. La personale, “Made in Italy”, è curata da Michela Scolaro. La Galleria Centro Steccata di Parma, da sempre attenta al suo lavoro, segue con continuità la sua attività esponendo le sue opere in mostre personali e collettive presso la propria sede e nelle più importanti fiere dedicate all’arte a Bologna, Milano, Torino, Verona, Padova, Parma, Bari, Bolzano, Pavia, Genova, Basilea, Parigi, Londra, Innsbuck. Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia ed all’estero in gallerie private, spazi pubblici e musei. Del suo lavoro si sono occupati numerosi critici d’arte con saggi e scritti pubblicati sui maggiori quotidiani e periodici di settore e non, italiani e stranieri. -
Kateřina Bohušíková - Repubblica Ceca
Kateřina Bohušíková (Kabo ART Bohušíková) Vengo da Ostrava nella Repubblica ceca. Ho 37 anni e ho iniziato a dipingere 3 anni fa. Non avevo idea di cosa avrei fatto e non mi aspettavo che mi avrebbe affascinato e realizzato allo stesso tempo. Ho studiato marketing e poi geoscienza e turismo di montagna presso l'Università tecnica di Ostrava. Quindi era davvero lontano dalla pittura e dall'arte. Eppure l'arte mi ha trovato. Al momento sono un artista a tempo pieno. Ho due bellissimi ragazzi e prendono molta della mia energia. Forse suona un cliché, ma la pittura significa per me una fuga dalla realtà quotidiana. Dai doveri quotidiani e stereotipati e siamo onesti, dai bambini. Dipingo perché ne ho bisogno. Adoro poter esprimere i miei sentimenti attraverso i colori. Il modo in cui metto un pezzo di me stesso in ogni singola immagine. Il modo in cui i colori odorano e soprattutto il processo quando l'immagine si presenta sotto le mie mani. Non so mai come sarà l'immagine. Ognuno esce dal potere del momento. E non vedo l'ora di ogni pezzo come un bambino piccolo. Quindi sono io. Niente di più, niente di meno. 🙂 KaBo ART Bohušíková -
Luca Antonelli - Italia
Luca Antonelli nasce il 14/11/1978 a Cividale del Friuli (UD). Causa lavoro, con la sua famiglia,prosegue il percorso di vita ,trasferendosi nella splendida Valle di Comino, immersa nella natura. Qui cresce,con il fratello e con educazione giusta e amorevole dei suoi genitori....Un percorso di vita come tutti gli adolescenti ,ma ogni tanto preso dall'ispirazione dell'ambiente naturalistico con matite e colori disegnava. Il lavoro,però lo porta lontano,in Germania, lasciando le sue origini famigliari per un po' di tempo. Nel 2000 rientra in Italia, dove intraprende la carriera lavorativa in una grande azienda Italiana.. un giorno per caso,decide di riprendere a disegnare questa volta con i pennelli e si innamora dell'arte, dove riesce ad esprimere tutte le sue sensazioni caratteriali e del momento,per dare vita a quadri da colori e tecniche varie e bizzarre come l'astratto da lui visto e personalizzato. -
Mauro Maisel - Italia
Mauro Zuliani in arte Mauro Maisel nasce a Desenzano il 12 ottobre 1983. La disciplina viene da sé, in casa: fin da bambino copia fumetti, si impegna nel disegno, sperimenta colori e tecniche diverse. Dopo la dovuta pausa adolescenziale riprende tavolozza e pennelli, nel 2009 si iscrive ad un corso di ritratto all’Accademia Santa Giulia di Brescia. Anni di gavetta e fatiche, poi le prime soddisfazioni: partecipa nel maggio 2012 ad una prima collettiva, a Lonato del Garda, sceglie poi di affinare la sua tecnica personale, sperimenta disegni a matita, li mischia con schizzi di colore, a olio od acrilici. Nella primavera del 2013 partecipa ad un’altra collettiva, un aperitivo in arte a Castenedolo. Finalmente, arriva il grande salto: il 30 ottobre 2013, insieme alla madre pittrice, viene invitato ad esporre le sue opere al Just Cavalli Club di Milano, per un esclusivo Vernissage. – Maggio 2014: partecipa ad “Arte in fienile”, evento artistico e musicale svoltosi per 5 serate a Moniga del Garda. – Novembre 2014: partecipa con il movimento d’arte Itown (del quale fa parte ormai da qualche anno) alla collettiva per la Banca Fineco nella sede di Desenzano del Garda. – Gennaio 2016: partecipa alla collettiva “Fuori dal Seminato” presso la Sala degli Specchi a Lonato del Garda, in concomitanza della fiera agricola. – Dal 2 all’11 Settembre 2016 partecipa all’esposizione d’arte e musica “La sedia ed il Suono” presso il Palazzo della Magnifica Patria a Salò. – Dal 30 Settembre al 9 Ottobre 2016 partecipa al secondo appuntamento della mostra “Sedia e Suono”, nel Sottotetto della Caserma d’artiglieria di Porta Verona a Peschiera del Garda. Il 2017 è anno di grandi soddisfazioni, espone una scultura presso il Negozio del brand “Rude” dei fratelli Bacini a Milano, durante la settimana del Fuorisalone. Successivamente l’opera sarà donata a Dj Ringo di “Virgin Radio”. Comincia un percorso, realizzando tele ad olio, riproducendo loghi o album di Band Rock, cosicché nell’ottobre 2017 invia una tela a Paola Maugeri, anch’essa di “Virgin Radio. Il 21 dicembre 2017, apre i battenti il “GriMaiseLab”, il laboratorio artistico, in cui creare le nuove idee marchiate Maisel, a due passi dalla piazza di Moniga del Garda. Artista autodidatta, sempre alla ricerca di sperimentazioni: tra le ultimissime novità del 2018 veri e propri assemblaggi di prodotti diversi, dagli oli agli acrilici, mixati con il gesso in pasta, creando uno stile astratto unico. -
Cristina Natale - Italia
ha studiato arte, architettura e decorazione nelle Accademie e nei Licei Italiani, Conseguendo i relativi diplomi ed attestati. Ha studiato arte nelle botteghe dei professionisti romani apprendendo i segreti del mestiere nelle varie tecniche pittoriche. Laureata con 110 e lode all’Accademia di Costume e Moda di Roma in Stilismo di gioielleria. Ha disegnato gioielli per i più impostanti nomi delle gioielleria italiana. Pittrice, decoratrice ed arredatrice nelle corti del Medio Oriente dove per 4 anni ha vissuto tra Doha ( Qatar) e Bahrein decorando le sedi governative e numerosi palazzi reali di Emiri e Sceicchi. Ha decorato nel mondo altre residence reali, ambasciate, alberghi e ville a New York, Londra, Parigi, Vienna, Lisbona, Cannes, Beaulieu sur Mer, Belgrado, Luanda, Brazzaville. Attualmente opera nel suo studio romano realizzando opere per committenze italiane e estere. -
Marco Vinicio Fattori - Italia
Ha studiato regia cinematografica presso l’Accademia Nazionale delle Arti Cinematografiche di Bologna. Ha frequentato le lezioni dell’Università di Pescara, facoltà di Architettura compone quadri sculture di grafia simbolico – concettuale. Sono superfici regolari, quadrati o rettangoli su cui si ritrovano svariati oggetti: viti, bulloni, lucchetti, chiavistelli. Appaiono casuali combinazioni, invece sono ordinate da un rigorosa stima e dalla puntuale ricerca di un centro di gravità permanente. La memoria raduna elementi sparsi un po’ dovunque, poi li ricompone, li riclassifica, li rinomina per fargli assumere un ruolo nelle tavole di poesia della sua biblioteca minimalista. -
Livio Lopedote - Italia
Sono essenzialmente un pittore autodidatta. Sono nato a Trieste il 24 agosto 1951, durante i periodi in cui l'Italia era sotto il governo di liberazione alleato. Era una città libera, come lo spirito dell'artista, la cui immaginazione e soprattutto i sogni non lo hanno mai lasciato. Tuttavia, Venezia è sicuramente la mia patria, dal momento che è su quelle isole dove ho consolidato la mia cultura e professione, un'atmosfera d'oro dove io, come artista, ho trovato nuovi colori, e dove vivo e lavoro ora. Ero un uomo d'affari obbligato a lasciare la mia passione per hobby. Dopo una lunga fase in cui ho provato diverse tecniche di pittura sull'arte della visione, sento il bisogno di liberarmi dalle influenze, di sviluppare la mia creatività. Per cogliere questa convinzione, ho deciso di frequentare gli atelier di due importanti artisti veneziani, Gianfranco Quaresemin e Alberto Candian, docenti accademici della scuola di Emilio Vedova, seguendo i corsi di design e pittura, nudo femminile, ma soprattutto facendo tesoro dei loro insegnamenti sulla pittura tecniche e formalità della loro espressione. Dal 2009 presso l'Associazione culturale Piranesi ho appreso da Giancarlo Zaramella lezioni di composizione pittorica e analisi critica, fondamentali nella scoperta dell'arte informale, che è così lontano dai legami rigidi e noti, ma collegato al suo sentimento pittorico e alle sue decisioni impulsive. Dall'inizio del 2005 mi sono allontanato da tutti gli altri, per sviluppare il mio approccio davvero unico all'espressione nella pittura. L'emozione dura un istante. È un momento veloce che si adatta a una vita dinamica, articolata per tempi sempre più stretti e intensi. Deve unire indissolubilmente l'istantanezza dell'emozione con la realizzazione dell'opera d'arte. Trasferire il mio sentimento intenso e personale sulla tela e non perdere nulla. L'azione e la pittura veloce sono le mie preferite, che sulla base delle mie consolidate e rinnovate conoscenze sulla tecnica pittorica, riescono sempre a realizzare, con forte personalità, opere ad alto livello emotivo. La mia ricerca artistica, dopo aver rivisitato la pittura figurativa, è attualmente applicata all'arte informale. Studio di piani, ricerca di combinazioni di nuovi colori e composizione totale dell'opera d'arte. Macchie cromatiche e loro approcci. Qui il percorso è piacevole ma anche difficile, poiché sono consapevole della necessità di staccare dalle sue precedenti conoscenze tecniche e iniziare a giocare con i colori, qualcosa che mi ha sempre affascinato, per poi arrivare all'essenza delle cose, o, a entra nelle cose. Non sono uno spettacolo quando intendo presentare molto, sperando solo che la mia anima si apra liberamente, senza legami culturali e concetti artistici prestabiliti. In questo modo la mia immaginazione può consolidarsi in un nuovo e originale tipo di espressione pittorica. È difficile descrivere la mia vena artistica con le immagini, molto più con le parole. Quando inizio a dipingere, non so dove andrò esattamente, ho solo un argomento principale. I miei sentimenti sono diventati sempre più forti completando il mio lavoro. La pittura mi fa sentire così felice e alla fine sono pienamente soddisfatto. Il mio pensiero va direttamente e fluentemente sulla tela con un dipinto d'azione. Sono un artista informale o un espressionista astratto. Di meno
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