Organizzazione Artistica Arte Moderna e Contemporanea
Benedetto Robazza con L’inferno di Dante – Jangsu Museum di Nanjing, Cina
MOSTRE, CINA, JANGSU, APRILE 2012
Prosegue il tour cinese dell’opera capolavoro dello scultore romano Benedetto Robazza. L’Inferno di Dante ha appena concluso la sua terza esposizione in museo cinese. Dopo Wenzhou e Ningbo l’opera è stata esposta allo Jangsu Museum di Nanjing.
La mostra, patrocinata da Roma Capitale organizzata da Romauno, Galleria Tartaglia Arte e dall’Associazione Culturale Italo Cinese Fucina, dedicata su circa 150 metri lineari, resterà in mostra, assieme a 6 splendide sculture in bronzi ( Walchiria, Marylin, Leda e il Cigno, Rapimento e Sagittario)
L’opera
Esposta al pubblico per la prima volta nel 1995 presso la Sala Brunelleschi del Palazzo degli Innocenti a Firenze, e a Maggio 2010 in Largo Giovanni XXIII a Roma, ai piedi di Castel San’Angelo, e poi partire per un tour espositivo nel mondo, da Johannesburg per i Mondiali di calcio, a Bruxelles al Parlamento Europeo, Cina, e prossimamente in Giappone e Brasile. L’opera è costituita da 18 pannelli in marmo resina e ripercorre tutto il viaggio di Dante e Virgilio all’Inferno, trasportando fedelmente in materia quanto raccontato nei 34 canti danteschi. Il risultato è un continuum di sculture in altorilievo per una superficie complessiva di 90mq che racchiudono tutti i 34 canti de L’inferno. Ogni pannello misura 2,5mt x 2mt. Un impatto visivo ed artistico imponente oltre che unico al mondo.
L’artista
Benedetto Robazza nasce a Roma il 2 marzo del 1934 alla Consolazione, un piccolo rione nel centro della città. Dopo una dura gioventù di stenti e povertà segnata dalla guerra, Robazza decide di soffocare momentaneamente ciò che ha nel cuore e partire in cerca di fortuna all’estero e in particolare in America. Robazza vuole con tutte le sue forze esprimere in pittura e scultura ciò che ha dentro, ponendo nelle sue opere un profondo significato d’amore contro la violenza. Oggi, tornato in Italia, dopo molto tempo trascorso all’estero a sperimentare nuove forme e nuove linee, ha realizzato una serie di opere di grande prestigio con una inesauribile creatività (preferendo sempre più la scultura). A titolo di esempio ricordiamo: il monumento nel Sacrario di Bari sui caduti d’oltremare, le opere a ricordo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, e per una sua ennesima opera viene insignito della medaglia ad honorem dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Contro la violenza realizzò il busto del calciatore Luciano Re Cecconi; “Amore e solidarietà” (consegnata nel 1979 a Sandro Pertini, nel 1980 a Giovanni Paolo II); il bassorilievo in bronzo per Aldo Moro e la sua scorta; l’altorilievo in memoria degli agenti Antonio Mea e Pierino Ollanu (uccisi fuori la sede romana della Democrazia Cristiana). Opere che rappresentano personaggi illustri sono: il Cristo per la Cattedrale di Santa Maria Assunta (Altamura); Papa Karol Wojtyla; Alcide De Gasperi; Alberto Sordi: il Cancelliere tedesco Franz Josef Strauss. Realizza il monumento in bronzo di Alfredo Rampi. Altri bronzi sono quelli regina thailandese, Sirikit, e di Re Bhumibol. Per le vittime del terrorismo, sia civili che militari, realizza il monumento della Madonna della Pace, in viale Mazzini, Roma, nonché il monumento ai caduti d’oltremare per il Sacrario di Bari. Realizza il bronzo del giudice Girolamo Tartaglione, e uno in onore del Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan (opera affidata alla Casa Bianca, posta nella Sala Roosevelt). un monumento a Rodolfo Valentino è ospitato nel National Park di Los Angeles; il ritratto a Frank Sinatra, suo grande amico; Monumento 33a Strada (New York – Fondazione di Cuomo); Monumento Fontana il no alla caccia (Salt Hompton – New York); Fontana Mosè (Bocca Rotonda – Florida); Genocidio Cambogiani (Palazzo di Vetro ONU -New York). Legato per motivi familiari alla Città di Rocca Priora, a cui ha donato moltissime opere, tra le quali il monumento fontana “Il Narciso”, il mezzo busto di Giovanni Paolo II, il percorso della Via Crucis e il “Cavallo e Fontana”. Con queste donazioni e con la casa-museo dell’artista in via di Molara, Rocca Priora può considerarsi un vero e proprio museo all’aperto contenente numerose opere realizzate dal Maestro Robazza,
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