Contaminazioni Culturali – Art…tenti!!

MOSTRE, ROMA, NOVEMBRE 2009 Sede:               Museo Storico della Fanteria Indirizzo:      Piazza S. Croce in Gerusalemme 9 Periodo:        20 novembre – 4 dicembre 2009 Artisti:         Maurizio Attisani, Sabela Baña, Xaro Bonilla, Juanjo Cabrera, Ana Castañer, Francesc Crespo, Carolina Coronado, Valme de Toledo, Silvana Frivoli, Kumiko Fujimura, Luis Guerrero, Enriqueta Hueso, Cristina Sanz Alonso, Ana Pobo Curatore:      Giuseppe Salerno Organizzazione:               Riccardo Tartaglia e Alexander Jakhnagiev Inaugurazione:  giovedì 20 novembre ore 18.30  Venerdì 20 novembre alle ore 18.30 Giuseppe Salerno presenta  La terza ed ultima tappa di un tour di italiano di numerosi artisti spagnoli approda a Roma ospitata dal Museo Storico della Fanteria  dal testo in catalogo di Giuseppe Salerno: Art…tenti!!   Un titolo che rende congiuntamente omaggio al mondo dell’arte ed a quello militare è offerto dall’esposizione di opere pittoriche di artisti spagnoli e italiani ospitata a Roma, nelle sale del Museo Storico della Fanteria, a conclusione di un lungo tour nel nostro paese.  “Art…tenti!”, che non intende risolversi nel semplice gioco di parole, nasce dalla volontà di sottolineare  una condizione basilare che determina la funzionalità e la vitalità di tanti sistemi ed in modo particolare quello dell’arte che, più d’altri, necessita della partecipazione attiva ed attenta di tutti i suoi protagonisti.  Senza la dovuta ”attenzione” decade l’intero processo di comunicazione su cui si fonda l’arte.  Si richiede considerazione e interesse da parte dell’artista per l’universo in cui è immerso, con cui interagisce e con cui intrattiene un rapporto di tensione continua. Un rapporto che lo trova osservatore capace di superare la soglia del visibile e altrettanto capace e bisognoso di dare visibilità alle proprie intuizioni realizzando opere che divengono il tramite di messaggi destinati all’intera umanità  Ma ancora “attenzione”, accompagnata da una indispensabile dose di umiltà, è richiesta anche in quanti, accostandosi al lavoro dell’artista, intendano leggere punti di vista originali e cogliere  quegli spunti  che sensibilità speciali offrono loro senza altra motivazione che non sia un sincero e disinteressato amore per l’arte.  Attenzione in questo caso è richiesta nei confronti di artisti che, pur appartenendo a culture tra loro non lontane, pur immersi tutti in quel processo di globalizzazione che ci vorrebbe sempre più omologati, riescono ancora a far emergere ed elevare a valore taluni caratteri distintivi della proprie terre nella più armoniosa delle convivenze.
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