Diversidade e Contaminação – Renzo Eusebi e Marcus Amaral

MOSTRA, RIO DE JANEIRO – DICEMBRE 2019

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leggi i testi critici dedicati alla mostra di:

Patricia Toscano,   Giorgio di Genova,   Maurizio Vitiello

Il Centro Cultural Correios di Rio de Janeiro apre le porte alla mostra, “Diversidade e Contaminação” di Renzo Eusebi / Marcus Amaral, della propria sede di Rua Visc. de Itaboraí, 20 – Centro, Rio de Janeiro,  che verrà inaugurata in data 4 di dicembre 2019 alle ore 18 presso le sale 1 e 2 del secondo piano, organizzata dalla Tartaglia Arte di Roma a cura di Riccardo Tartaglia e Regina Nobrez e con la presentazione e testi scritti sul catalogo del critico Patricia Toscano. L’esposizione sara visibile fino al 26 gennaio 2020.
“Diversità e contaminazione”, dunque una mostra bipersonale rappresentata da due artisti di diversi paesi, Italia e Brasile, culture diverse, lavori con stili e tecniche diverse. la contaminazione perché, non solo la presenza in entrambi gli spazi dedicati a ogni artista, ma verrà creata un’opera installazione originale unica a quattro mani da entrambi gli artisti. Le espressioni artistiche: Renzo Eusebi, con il suo Assoluto Informale Geometrico, che ricerca la forma geometrica, associata al rigore matematico e alla semplificazione della forma e del colore, ma solo per l’utilizzo dei tre colori primari,  neoplastica, in direzione suprematista, attuata con tavole dipinte con stesure di pittura compatta, disposte con inclinazioni che sarebbero state fortemente stigmatizzate da Mondrian, ma non da Malevič. Marcus Amaral con uno sguardo sensibile e poetico a frammenti di oggetti apparentemente usa e getta, l’artista usa il suo background ingegneristico e artistico per dare un nuovo significato alla materia e produrre composizioni che possono essere chiamate sculture di tela. Elementi come linee, pezzi di legno e ferro, fogli di giornali e riviste sono riuniti per formare una serie di disposizioni tridimensionali con trame e impressioni sensoriali che sfidano il visitatore a rivedere gli usi degli oggetti e l’infinità delle forme. L’artista italiano Renzo Eusebi si dedica con la sua presenza alla mostra e si impegna in prima persona e aderisce al nuovo progetto, proposto dalla Tartaglia Arte, “Resident Arts Project”. Una iniziativa dedicato a tutti gli artisti internazionali, per esporre le proprie opere in mostre in varie sedi museali e istituzionali all’estero e fuori dal proprio paese. L’obbiettivo del progetto è quello di offrire all’artista un pacchetto organizzativo di uno più progetti espositivi, unito ad una residenza in una casa/villa completa di tutte le comodità, comfort e servizi, in modo da poter con tranquillità e relax creare e progettare le proprio opere da esporre. (Maggiori info tartagliaarte.org). Breve biografia degli artisti:
Renzo Eusebi nasce a Patrignone di Montalto Marche (AP) il 18 Aprile 1946. Fin da bambino denota grande passione per il disegno e la pittura associata a una forte volontà di esprimersi, dapprima con incerti paesaggi del 1956-57, poi, con paesaggio lacustre ed un rigido autoritratto, ambedue del ’63. Nel 1962, al liceo artistico di Roma, stringe amicizia e di conseguenza viene fortemente stimolato da Sante Monachesi. In quegli anni, si cimenta anche nel bassorilievo in gesso e, usando la spatola, realizza una serie di dipinti ottenendo una pittura franta. Dopo il diploma di maturità artistica, nel 1967 si abilita all’insegnamento di disegno nelle scuole medie inferiori e superiori, si iscrive alla facoltà di architettura di Roma e inizia l’insegnamento come supplente, prima all’istituto tecnico per geometri ” Leon battista Alberti” di Roma, poi all’istituto magistrale “Santa Rosa” di Viterbo. Sempre negli anni settanta si trasferisce in Lombardia, dopo essere stato chiamato a ricoprire l’incarico di docente di ruolo, titolare di cattedra, nelle scuole medie statali. In questi anni inizia ad esporre le sue opere in mostre personali, prima a Lecco poi a Bergamo. Dagli anni ’70 a oggi ha esposto le sue opere in oltre 170 mostre personali e collettive. I suoi itinerari artistici vanno dalle più importanti città italiane a quelle europee, statunitensi e sudamericane. Le fiere internazionali d’arte moderna contemporanea sono state moltissime a partire da Basel negli anni ’80 passando per New York, Chicago, Los Angeles, Tokio, Bologna, San Francisco, Philadelphia, Atlanta, Dallas, Gant, Padova, Verona e per ultima Art Fair Hangzhou (Cina). Negli anni ’90 è stato socio fondatore del Transvisionismo e successivamente del G.A.D. Gruppo Aniconismo Dialettico di Giorgio di Genova. La sua perfezione nel realizzare molte opere di grande suggestione cromatica e compositiva, articolandole in verticale ed orizzontale, anche a combinare su una stessa superficie bande cromosegniche e monocrome sia di diversa misura e morfologia, ora su nero, ora su giallo, ora su rosso, ora su azzurro.
Marcus Amaral è brasiliano, nato a Divinópolis, Minas Gerais, nel 1963. Figlio di una famiglia della classe media è il quarto figlio di cinque fratelli. Sulla scia della sua giovinezza, si rese conto del grande bisogno di produrre qualcosa che potesse esprimere le sue emozioni e i suoi sentimenti. Furono questi i sentimenti a suscitare il suo incontro con l’arte, che accadde pragmaticamente quando si trasferì a Belo Horizonte nel 1980 per studiare ingegneria civile e belle arti. Si è laureato in ingegneria civile nel 1986 e anche senza completare il corso di Belle Arti, i due anni in cui ha frequentato il college sono stati molto importanti, promuovendo la sua ricerca di una carriera artistica. Durante la sua carriera artistica il suo lavoro ha attraversato diverse fasi. Oggi possiamo dire che la sua sensibilità rivela un nuovo significato alla materia, estraendo da materiali e oggetti un’essenza nascosta. L’artista ha la necessità di esporre il rovescio alla ricerca del perfetto incompiuto. Nel 2010, all’età di 47 anni, a Marcus Amaral è stata diagnosticata la malattia di Parkinson. Questa diagnosi è stata un catalizzatore per la professionalizzazione definitiva dell’artista, immergendolo una volta per tutte nell’universo dell’arte, lasciando l’ingegneria in secondo piano. Da allora, il processo di allevamento è diventato un alleato nel trattamento e nel controllo della malattia. Per aggiungere più significato al suo lavoro, Marcus rimuove parte del profitto dalla vendita delle sue opere in beneficenza. Il suo lavoro è un cercatore d’oro, credendo sempre nella possibilità di trovare l’improbabile sottile bellezza, qualcosa che lo classifica come artista, permettendogli di chiamare l’arte delle sue scoperte.
Titolo mostra: “Diversidade e Contaminação” artisti: Renzo Eusebi e Marcus Amaral a cura di: Riccardo Tartaglia e Regina Nobrez testi critici: Patricia Toscano, catalogo: disponibile in mostra periodo: dal 4 dicembre al 26 gennaio 2020 – ingresso libero Sede: Centro Cultural Correios di Rio de Janeiro – Rua Visconde de Itaborai, 20 centro RJ organizzazione e produzione: Tartaglia Arte Ufficio stampa: Paula Ramagem patrocinato da: Centro Cultural Correios RJ, Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, Consolato Onorario Italiano –  Florianopolis SC, Crioart, Circulo Italo Brasileiro – SC, Linete Martins.

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