Giancarlo Montuschi

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Artista faentino, da tempo trapiantato nella bassa Toscana è l’antipersonaggio per eccellenza. Pittore, ceramista-scultore di vaglia, si esprime con un linguaggio ingenuo, fiabesco, e sostanzialmente fantastico, con venature alchemico-esoteriche. Il fatto di essere nato (nel 1952) a Faenza, terra d’eccellenza per la ceramica, e di aver “respirato” negli anni di formazione, i fermenti rivitalizzanti generati dall’influenza della Pop Art sui giovani artisti di quell’epoca, ha evidenziato, in Montuschi, due linee espressive complementari e formalmente diverse. Partecipa a numerose mostre nell’arco degli anni Ottanta: a Faenza, Firenze, Arezzo, Verona, Bologna, Bergamo, Torino, Bassano, in Svezia e a Zagabria. Nel decennio successivo, inizia la collaborazione con la Kens’Art di Firenze, poi vengono le rassegne “The Art of living” a New York e “Scarperentola” itinerante a Milano, Londra e New York; e la personale al museo della ceramica di Saint Emillion (Bordeaux). Partecipa anche a diverse edizioni dell’expo arte di Bari, Montichiari e Padova, all’ArteFiera di Bologna, all’EuropArt di Ginevra, al festival di Spoleto. Numerose le personali a Roma nei primi anni del 2000, poi a Perugia, Firenze (galleria Immaginaria), Prato, Milano, mentre si intensificano le presenze in fiera: Vicenza Arte, Expo di Bari, e Genova, Fiera internazionale dell’arte a Innsbruck, West Lake Expo in Cina. Viene invitato alla 51° biennale di Venezia, Padiglione Istituto Latino Americano.
CRONOLOGIA DI GIANCARLO MONTUSCHI Di seguito si riporta una cronologia ragionata della sua vita e del suo lavoro d’artista precisando che non riporta tutte le mostre, per le quali si pubblica un’elenco a parte, così come per la critica che nella sua completezza è riportata nella bibliografia. 
2015 Viene invitato a partecipare al progetto: CONTAINER LAB EXPO MILANO 2015 con altri 12 pittori su 12 piazze dell’hinterland milanese con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e di “Expo 2015”. 2014 Viene invitato  a donare  un opera al “MACIST” Museo D’Arte Contemporanea Internazionale  – Biella 2013 Viene invitato  alla mostra“Permanenze – Appunti di viaggio e di paesaggio in Turchia” spazio espositivo dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma – curata da Angelo Andriuolo 2012 Viene invitato al Secondo festival internazionale dell’Arte, Ambasciata della repubblica Iraq al Vaticano, Roma 2011  Viene invitato a presentare la sua esperienza d’artista ai: Racconti di Arte Contemporanea – Ciclo di incontri con gli artisti , con una introduzione di Marcello Duranti , al  Museo civico di Sansepolcro
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2010 Viene scelto come Artista per la realizzazione del drappo in contesa per la storica disfida del Palio della Balestra della città di Sansepolcro – la vittoria consente a Sansepolcro di conservare questo drappo nella loro collezione storica Continua la sua presenza in molte gallerie italiane e in fiere specializzate. 2009 Espone a Pesaro nella  prestigiosa sede dell’ AlexanderMuseumPalaceHotel Viene invitato al concorso Arte Limen di Vibo Valenzia aggiudicandosi poi un premio prestigioso Continua la sua presenza alle principali fiere d’arte in Italia e in Europa. 2008 Collabora con Riccardo Lorenzi  al Calendario Ingram, i cui bozzetti vengono esposti a Sansepolcro al Centro Gocce. E’ presente in molte altre gallerie italiane e in fiere specializzate. 2007 Viene scelto come testimonial del 2° Festival nazionale dell’autobiografia di Anghiari. In questo anno partecipa a una decine di mostre e fiere, fra queste Hangzhou, Wet Lake, in Cina con Artour  e la Galleria Excalibur di Solcio di Lesa. 2006 E’ presente in una quindicina fra mostre e fiere in Italia e all’estero. Fra queste, la mostra curata dall’Istituto Italiano di Cultura della Finlandia e dal Circolo degli italiani in Finlandia a Leppavaara. A Insbruck la Galleria Contemporart lo presenta a “10 Art internationale Messe”. L’Ipost- Poste italiane, su proposta della Galleria Navona 42, lo sceglie come artista dell’anno affidandogli la realizzazione dell’immagine per tutta la comunicazione. 2005 Il suo lavoro riceve un riconoscimento internazionale con l’invito della Repubblica del  Costa Rica a partecipare alla 51° Biennale di Venezia nel  padiglione dell’Istituto Italo-Latino-Americano, accanto a una selezione di artisti del Paese che lo aveva invitato, a Palazzo Cavalli Franchetti al Ponte dell’Accademia. L’iniziativa è stata promossa dal Museo di Arte Contemporanea Italiana in America e dall’Istituto Italo-Latino Americano di Roma. Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo dell’artista con brani di testi critici di Giuliano Serafini. Realizza un bozzetto per la scatola speciale del panettone Le Tre Marie, uno dei  numerosi esempi di applicazione all’industria e all’artigianato del suo lavoro artistico. 2004 Partecipa alla mostra organizzata dalla Galleria La loggia di Sansepolcro nei suoi spazi e in quelli  del Museo Civico su Da de Chirico a Ferroni. Il Novecento fra epoche, ipotesi e provocazioni, curata da Giovanni Faccenda e prefata da Vittorio Sgarbi. 2003 Esce da Artegraf la monografia Montuschi-Dipinti 1975-2003, con testimonianze di E. De Albentiis e di M. Venturoli. 2001 Esce per le edizioni de Il Gianicolo Centro d’Arte la  monografia dedicata all’artista  dal titolo Dipinti, sculture e tecniche miste. Un mondo incantato tra musica e magia  con saggio critico di Emidio De Albentiis . 2000 Sperimenta l’immagine  digitale, stampata anche su metallo,  ed espone questa ricerca nella mostra Lo specchio che fugge al Teatro Valle di Roma, organizzata dalla Galleria “Navona 42”. Sperimenta carte dedicate ai “Bestiari immaginari” che espone per la prima volta a Roma (libreria Bibi) e che rappresentano una ulteriore svolta nel suo linguaggio. Seguono in questo anno  altre partecipazioni a mostre a New York, Londra, Parigi, Vienna, Gent, Strasburgo, Ginevra, Düsseldorf, Milano, Roma, Bologna, Firenze, Perugia, Bari. 1999 Col successo si consolidano in questo anno i  rapporti di collaborazione con gallerie italiane e parigine che lo espongono in permanenza. 1998 Con la Galleria Navona 42 di Roma partecipa  a Colori su Fonopoli, in collaborazione con Renato Zero, ideatore di Fonopoli. Tiene una personale alla Galleria Cigarini di  Ginevra. Appassionato del “libro d’artista”, del quale è anche raffinato collezionista, espone questi  suoi lavori alla  mostra internazionale itinerante “Original Book”. Viene nominato membro della “Jurat de Saint-Emillion”, a Saint-Emillion, e contestualmente vengono presentate sue opere negli spazi del  Museo della Ceramica, il quale ne acquista alcune. 1997 Da quest’anno frequenta la  scena artistica parigina dove sarà a lungo presente. Espone così alla Galleria G.N.G. a Saint-Germain, la stessa che anche attualmente  si occupa della diffusione delle sue opere nelle principali Fiere d’Arte Europee. Al Festival di Spoleto è presente con la Galleria Jonnart. 1996-1997 Partecipa alle rassegne di Art Convention nel cui ambito le gallerie italiane associate ad Altamarea inaugurano presso le loro sedi contemporaneamente e con un catalogo comune  la mostra degli artisti. 1996 La sua città di adozione, Sansepolcro, gli dedica una grande antologica negli spazi della ex Chiesa di San Giovanni, dove anticamente si trovava il Battesimo di Piero della Francesca. Vi espone una vasta rassegna della sua produzioen degli ultimi venti anni intitolata  Percorsi 1976-1996. Tiene poi personali a Parma (Viaggi nella Fantasia, Galleria Montmartre), a Vicenza (Galleria Joannart). Fra le collettive a tema, significativa la presenza a Lontano da Itaca. Ricerca e follia creativa nell’arte, organizzata dalla Galleria il Gianicolo di  Perugia. L’artista viene indicato come il preferito dei lettori della rivista “Quadri e Sculture” tra quelli  proposti a rappresentare  le tendenze attuali nell’arte italiana a Palazzo Barberini di Roma. 1995 Tiene personali ad Arezzo (Galleria Contemporanea), Città di Castello (Galleria Il Pozzo)  e Firenze (Galleria Ken’s Art). Partecipa a Arezzo 95, collettiva delle ultime generazioni di artisti aretini, curata da Michele Loffredo e introdotta da  Enrico Crispolti. 1994 Partecipazione a diverse manifestazioni organizzate dal gruppo “Mano d’Opera” di Firenze. Partecipazione alla Manifestazione Glass and Art, esposizione nazionale di opere pittoriche e scultoree realizzate sui vasi prodotti dalle vetrerie Valdarnesi. 1993 Personale al Salone della Ceramica Del Novecento di Faenza, presentato dalla galleria Ken’s Art di Firenze. Partecipazione alla mostra all’aperto “Terre Liberate” a Monteroni d’Arbia, presentata dalla Galleria Gagliardi di San Gimignano, a cura di Giancarlo Boiani. Partecipazione all’Esposizione itinerante nelle principali capitali internazionali, “Scarperentola” ideata da Samuele Mazza. 1992 Personale alla Galleria “Il Gianicolo”, Perugia,  con Catalogo di presentazione a cura di Giuliano Serafini e alla Galleria “l’Idioma” di Ascoli Piceno. 1991 Installazione de “L’opera al Nero” , Galleria Fluxia, Chiavari. 1990 Gli anni Novanta segnano per l’artista un ampliamento di interessi tematici e di poetica, affiancando e contaminando le tematiche alchemico-esoteriche con quelle ludiche e accendendo di colore le sue narrazioni. La sua città natale, Faenza, gli dedica una personale alla Galleria Comunale che riassume e fa il punto del lavoro degli anni Ottanta con un cospicuo numero di opere. Dunque, una sorta di retrospettiva all’inizio di una nuova stagione creativa. Ne scrive Cristina Vignoli sottolineando l’incontro fra la materia e le “figure asessuate”. Partecipa a Scarpentola a una collettiva ideata da Samuele Mazza che girerà diverse capitali europee ed extraeuropee. 1989 Partecipa al Premio Suzzara,  curato allora dal meglio della critca italiana, e alla Biennale della Ceramica di Faenza. E’ anche nella collettiva  Eppur si muove   Palazzo Pretorio di  Sansepolcro e allo Smaland Museum di  Vaxio, Svezia. Tiene anche due personali con sculture in ceramica alla  Galleria Pirra di  Torino e alla Galleria Ken’s Art di  Firenze, quest’ultima curata da Giuliano Serafini. Scrive dell’artista A.Dragone sulla “Stampa” di una “materia stupenda, viva e fossile insieme”, mentre G. Serafini sottolinea il ruolo fondante di “segno, immagine e materia” nei confini di “aria, terra e fuoco”. 1988 Ancora per il suo impegno nella  ceramica riceve un prestigioso premio al  Concorso Internazionale della Ceramica di Vallauris, cittadina ben nota per aver ospitato a lungo Picasso nella sua stagione di  ceramista. Fra le mostre si ricordano la personale alla Galleria Selearte e la presenza nella Collettiva Tecné, alla Libreria Nanni di  Bologna In questo anno scrive di lui Marcello Venturoli che individua nel linguaggio dell’artista una felice sintesi della recente esperienza d’avanguardia e un ritorno ai primitivi istinti materici. 1987 L’attenzione rinnovata per la ceramica fa acquisire progressivamente ai suoi manufatti una conformazione scultorea. E’ legato alla  ceramica anche il gesto di donare un’opera al Museo della ceramica di Castelli e la sua  partecipazione alla II Triennale Mondiale  della Ceramica di Zagabria, al cui museo dedicato alla ceramica dona una sua opera. Partecipa con successo per la prima volta all’Arte Fiera di Bologna. E’ presente in  diverse mostre fra cui  Dalla materia alla Forma, a Reggiolo (Reggio Emilia), a cura di G. Baldo e R. Margonari. E’ anche  all’esposizione Con il cuore dell’Arte, Arezzo, Sala d’Arte Contemporanea di S. Ignazio,  alla  Fiera Abitare il tempo, Verona e al III Festival d’Arte di Castelnuovo di Farfa. 1986 Per nulla dimentico della sua formazione iniziale, coltiva anche la ceramica partecipando  ai Premi Internazionali della Ceramica di Faenza e Gualdo Tadino. Esposizione alla galleria De 20 a Vaxio in Svezia, all’interno di una mostra collettiva dedicata alla tecnica ceramica Raku. 1980 Anno di svolta e cambiamento nella poetica e nel linguaggio dell’artista che si rivolge a temi alchemico-esoterici, come avvicinamento alla natura e all’arcano, la cui conoscenza gli deriva anche da un collaterale lavoro  di  correttore di bozze presso una rivista specializzata proprio in questo settore. 1976 Si trasferisce in Toscana, ad Anghiari. In questo anno espone alla Galleria Sire di Faenza. Esce in novembre un testo Claudio Spadoni che scrive di Post-Pop riguardo al linguaggio dell’artista. 1975 Matura, a partire da questo periodo, un linguaggio di declinazione Pop, retaggio della Pop Art italiana degli anni Sessanta. Partecipa al Collettivo Nos e aderisce a vari manifesti di Arte Autogestita. 1972 Tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Sire di Faenza. Viene poi scelto a rappresentare, unico giovane di un gruppo di dodici pittori, la provincia di Ravenna per la mostra del gemellaggio con Rijeka. 1952-1970 Giancarlo Montuschi nasce a Faenza il 9 agosto 1952. La sua formazione artistica si svolge a Bologna dove frequenta e si diploma al Liceo Artistico. Frequenta poi l’Accademia di Belle Arti a Bologna e Ravenna, ma non ne conclude i corsi perché già tutto preso dall’attività artistica. Riceve, giovanissimo, riconoscimenti a premi di pittura a Cesena e al “Romano Brazzi” di Marina di Ravenna.