L’artista plastico italiano Renzo Eusebi apre la mostra “Referencias Abstratas” – “Riferimenti astratti” per onorare il centenario della XXII Settimana dell’Arte Moderna presso lo Espaço Culturale Correios Niterói.





SULL’ARTE DI RENZO EUSEBI. L’attuale produzione di Renzo Eusebi ha alle spalle una lunga storia di fasi. Infatti dopo gli esordi neosurrealisti, in cui declinava in modi personali sia la lezione dei Buchi di Lucio Fontana sia il materismo di Alberto Burri, compresi gli inserimenti di indumenti personali nel magma materico, egli è approdato ad un periodo di dipinti squisitamente materici, per lo più monocromatici, e di metalliche sculture dipinte, giungendo progressivamente a prosciugare la materia pittorica in stesure piane e compatte dei tre colori primari, sulla sorta della lezione di Mondrian, che lo ha fatto approdare ad un purismo pittorico pulito e illuminato bene. È da questi presupposti che nascono le opere attuali, che oggettivano con elementi lignei le geometriche zone in bassorilievo, quasi gli spessori del precedente materismo siano stati filtrati in direzione di un neoconcretismo, che, a ben guardare, ha fatto virare la lezione neoplastica di Mondrian verso il Suprematismo di Malevič nell’ambito di una ripetizione variata di limpida razionalità sia spaziale che cromatica. Nelle precedenti opere materiche Renzo al magma dei pigmenti mescolava sabbia, frammenti di vetro e di sasso, in un vortice pittorico che restituiva il suo impulsivo temperamento dell’epoca, specie di Sturm und Drang di un personalissimo neoinformale. Non ci erano più i panni, anche intimi, intrisi di materia cromatica, per una sorta di omaggio a Burri, non ci erano più i buchi della tela, omaggio, anch’essi per una sorta di omaggio alla lezione di Fontana, perché la materia stessa s’era fatta panno cromatico, in cui i buchi erano stati introiettati, resi crateri tra le asperità della superficie, spesso riscattate dall’alato gestualismo, che talora si avvolgeva su sé stesso. Si sa, dopo la tempesta viene sempre la calma. Lo stesso è accaduto a Eusebi, il quale dopo lo Sturm und Drang è approdato alla calma di una studiata ratio esecutiva, che, non immemore dei trascorsi scultorei, ha fatto scendere dalle superfici dei quadri gli elementi lignei colorati per realizzare nuove sculture, per conquistare verticalmente lo spazio abitato. Il neoconcretismo da parete ha in tal modo partorito un neoconcretismo plastico, recuperando una memoria antica, quella appunto della scultura colorata com’era prima che, per gli equivoci di Winckelmann, si diffondesse la scultura in marmi bianchi. Le sculture di Renzo, giocate sugli accostamenti degli elementi di vario formato e struttura, nonché accorpati in una dialettica cromatica di bianchi e neri con gialli, rossi, blu, sono gioiose e visivamente leggerissime. Tuttavia, come è accaduto di recente, a Lamezia Terme, città del Sud italiano, esse possono diventare colorati monumenti slanciati verso il cielo in una piazza. Del resto Renzo Eusebi, come attesta la mostra del 2019-20 al Centro Cultural Correios di Rio de Janeiro, in cui molte sue opere erano appese al soffitto, la conquista dello spazio è una sfida che esalta la sua mobilissima creatività. (Giorgio Di Genova, Storico e Critico d’arte, autore della storia dell’Arte Italia del 900 per generazioni)
SU TARTAGLIA ARTE Tartaglia Arte nasce nel 1950 come studio di pittura dall’artista Piero Tartaglia, allora detto Piery. Dopo alcuni anni crea un punto di riferimento e di incontro culturale con altri artisti e giovani talenti dove, sotto la guida di Mestre, sviluppano il loro personale stile. La travolgente passione di Tartaglia per l’espressione pittorica con esplosioni di colore puro e contrasti violenti che danno vita alla tela, ha dato vita alla Scuola del Disgregazionismo. In seguito ha fondato le Gallerie, per l’esposizione permanente delle sue opere e di quelle dei suoi allievi, che oggi sono gestite dal figlio Riccardo. L’amore per l’arte e un’ampia visione culturale sono le peculiarità di questo grande artista, e rappresentano il suo patrimonio morale e spirituale. Un patrimonio che continua ad essere rappresentato da Riccardo Tartaglia, che opera con la stessa serietà e tenacia nella diffusione dell’arte, attraverso mostre ed eventi internazionali. Ma il tutto con la firma di Riccardo Tartaglia e Regina Nobrez (Membro dell’Accademia di Belle Arti di Rio de Janeiro e Ambasciatore Culturale con Honoris Causa, dall’Assemblea Legislativa di Santa Catarina – Onore dell’Arte di Florianópolis), che rilascia un attestato di credibilità e sensibilità creativa.
SERVIZIO Mostra: Riferimenti astratti Artista: Renzo Eusebi @eusebirenzo A cura di: Tartaglia Arte – Riccardo Tartaglia e Regina Nobrez Tartaglia @riccardotrataglia @reginanobreztartaglia Testo critico: Giorgio Di Genova (critico e storico dell’arte) Ufficio Stampa: Paula Ramagem @paula_r_soares Ubicazione: Spazio culturale Correios Niterói – sala H – 2° piano Av. Visconde do Rio Branco, 481 – Centro – Niterói – RJ Inaugurazione: 22 gennaio 2022 Visita: dal 22 gennaio al 12 marzo 2022 Giorni e orari: dal lunedì al venerdì, dalle 11:00 alle 18:00 Sabato, dalle 13:00 alle 17:00 Produzione: Tartaglia Arte – tartagliaarte.org Supporto: Consolato Onorario Italiano – Florianópolis, SC / CIB-SC / Espaço Cultural Correios / Ministero delle Comunicazioni / Pátria Amada Brasil. censura gratuita Libero Accessibilità Obbligatorio l’uso delle mascherine e la presentazione della tessera di vaccinazione