Organizzazione Artistica Arte Moderna e Contemporanea
“Vuoti di Memorie” Antonio Sgarbossa
MOSTRE, ROMA, 18 MAGGIO 2011
presentazione e testo critico di Giuseppe Salerno
a cura di Riccardo Tartaglia
Giovedì 19 maggio 2011 alle ore 18,30, presso la Galleria Tartaglia Arte, via XX Settembre 98 c/d Roma, sarà inaugurata, con la presentazione del critico Giuseppe Salerno, la mostra personale del pittore Antonio Sgarbossa dal titolo Vuoti di Memorie
Artista padovano, già conosciuto, nel nord Italia e all’estero, per le sue emozionanti opere dalla tecnica iperrealista .
Le opere di Antonio Sgarbossa traggono ispirazione da un’osservazione profonda e attenta della realtà, e contemporaneamente da un raffinato lirismo, che lo induce a trasferire nelle sue opere un intenso vissuto emotivo. Le scenografie esterne più amate dal pittore sono architetture cittadine (a volte egli raffigura città reali come Bergamo o Venezia) in stile classico come portali, archi, scalinate. Ma l’intenzione di Sgarbossa non é mai per una pittura di tipo monumentale. La regolarità della ripetizione di alcuni elementi architettonici come le volte, gli scalini, oppure le pietre della pavimentazione, serve a costruire ambientazioni armoniche ed ordinate, quasi a voler esaltare una distanza tra le immutabili scansioni ritmiche del mondo e le pulsioni imprevedibili e sfuggenti di chi le ascolta.
Sgarbossa, pur possedendo una precisione fotografica propria di un pittore con un’ eccellente padronanza tecnica e un’ approfondita frequentazione dei maestri cinque e seicenteschi, tuttavia elabora in chiave personale la lezione dell’antico distinguendosi nella scelta del punto di vista, che non è mai esattamente frontale, ma assomiglia piuttosto a quella di un passante che, camminando, getta sguardi laterali e diagonali e si sofferma a scoprire, o a riscoprire, scorci altamente evocativi, proprio come se stesse scattando delle istantanee. In questo senso possiamo affermare che protagonisti del quadro non sono mai le ambientazioni o gli oggetti esterni, ma è il punto di vista stesso del pittore: il suo marcato intimismo fa sì che sia l’uomo, anche quando non fisicamente presente nel quadro, il vero soggetto dell’opera, l’uomo col suo complesso mondo di proiezioni e di emozioni.
In questa mostra verranno presentate 18 opere di cui 4 inedite, create appositamente per la prima mostra a Roma. Saranno disponibili anche dei poster che l’artista dedicherà al pubblico presente all’inaugurazione.
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